
Ashburn
Scheda della costellazione Vela (Vela - Vel)
Informazioni Nome, visibilità e altro
Il nome, la storia, il mito
La costellazione della Vela fu introdotta da Lacaille nel secolo XVIII, quando suddivise la vecchia e vasta costellazione della Nave Argo in altre quattro costellazioni più piccole, e questa piccola costellazione rappresenta proprio la vela della nave utilizzata da Giasone ed i suoi Argonauti.
Osservazione
Posta ad occidente del Centauro guardando verso Sud, la Vela è visibile dall'Italia soltanto parzialmente. Per una visione completa bisogna scendere a latitudini inferiori ai 33° Nord. L'opposizione al Sole si ha intorno alla metà di febbraio, quando transita in meridiano a mezzanotte.
I corpi celesti
La stella più brillante della costellazione è Gamma, dal momento che Alfa e Beta della vecchia Nave Argo furono assegnate alla costellazione della Carena.
All'interno della Vela c'è la falsa croce, quattro stelle che a volte possono essere scambiate per la Croce del Sud.
Dal punto di vista non stellare, la nebulosa di Gum riveste una particolare importanza.
A Settembre 2017 uno studio dell'ESO a guida di Elyar Sedaghati, pubblicato su Nature, ha rivelato per la prima volta la presenza di ossido di titanio nell'atmosfera del pianeta WASP-19b, in orbita alla stella WASP-19. Il pianeta ha quasi la massa di Giove ma percorre la propria orbita in 19 ore, con una temperatura di equilibrio di circa 2000 gradi Celsius. L'osservazione tramite il Very Large Telescope di ESO oha raggiunto dettagli mai raggiunti prima, analizzando l'atmosfera del pianeta in maniera molto precisa. L'ossido di titanio sulla Terra è molto raro ma è noto che è presente nelle atmosfere delle stelle dredde. Su un esopianeta come WASP-19b assorbe il calore e se fosse presente in quantità maggiore provocherebbe un fenomeno inverso a quello dell'effetto serra.

Rappresentazione di WASP-19b