
Ashburn
Scheda della costellazione Tucano (Tucana - Tuc)
Informazioni Nome, visibilità e altro
Il nome, la storia, il mito
Introdotta per la prima volta dai navigatori olandesi Pieter Keyser e Frederick de Houtman nel 1595- 1597, la costellazione del Tucano , o "gazza brasiliana" fu inserita in un catalogo da Johann Bayer nel 1603. Il nome non ha altre reminiscenze mitologiche, quindi rappresenta esclusivamente l'uccello dal lungo becco che nelle raffigurazioni più antiche ha un ramoscello nel becco stesso ed è poggiato sulla Piccola Nube di Magellano.
Osservazione
Dall'Italia la costellazione è del tutto inosservabile dal momento che è circumpolare dell'emisfero Sud. Una visione dall'emisfero boreale si ha soltanto per latitudini inferiori ai 30°. E' molto estesa, e passa in meridiano in un periodo abbastanza lungo durante l'autunno.
I corpi celesti
Dal punto di vista stellare, la costellazione è molto povera di riferimenti. La stella più brillante, alpha, ha magnitudine 3.
Il Tucano possiede tuttavia due gioielli, dati dalla Piccola Nube di Magellano e dall'ammasso globulare 47 Tuc, classificato anche come NGC104.