
Ashburn
Scheda della costellazione Toro (Taurus - Tau)
Informazioni Nome, visibilità e altro
Il nome, la storia, il mito

Costellazione dello zodiaco, e quindi attraversata dal moto apparente del Sole, il Toro è legato a svariate leggende.
La figura del mezzo Toro compare in un documento babilonese del 2000 a.C., ma il riferimento alla costellazione non è provato. Queste stelle erano comunque venerate perché segnavano il luogo del Sole all' equinozio di primavera, all'incirca 5000 anni fa.

La simbologia del toro o della mucca si lega ovunque alla costellazione. In Egitto, a partire dagli ultimi secoli prima di Cristo, Osiride, raffigurato come dio-toro, era identificato con la costellazione, e così la sorella Iside, raffigurata con corna di vacca racchiudenti il disco lunare (da cui forse il sigillo astrologico del Toro, stilizzazione della testa taurina).
Nel mito greco, compaiono due storie riguardanti la lussuria di Zeus (Giove): quella di Io, amata dal dio e mutata in una bianca giovenca (vedi anche Pavone), e quella di Europa, figlia di Agenore, re fenicio, avvicinata da Zeus sotto le sembianze di un toro bianco. Europa stava giocando sulla riva quando una mandria di buoi del re, dirottata su ordine di Zeus da Ermes, le passò davanti, e tra questi si mischiò il padre degli dèi. Ella restò colpita da questo bellissimo toro albino: ci giocò, cinse le sue corna con una ghirlanda e, montata in groppa, venne condotta per mare, contro il suo volere, impaurita, gridava, ma il toro si immergeva per poi emergere, soffocando le grida e stancando Europa. Giunsero infine a Creta, dove il dio la sedusse sotto i platani, che a ricordo di questo amplesso divino, ebbero il privilegio di non perdere mai le foglie. Da questa unione nacque Minosse.
Il culto solare persiano del dio-toro Mitra ebbe ampia diffusione nell' impero romano. Nel toro era visto il dio del vino Bacco: durante feste bacchiche, un toro adornato di fiori era accompagnato da fanciulle danzanti (nelle cerimonie, vergini) raffiguranti le Iadi e le Pleiadi.
Forse le Pleiadi sono presenti anche in quella che sembra una antica incisione risalente al 2000-1700 a.C., tempo in cui il bronzo fuso diede vita a una nuova era. L'oggetto in questione è noto come Disco di Nebra e non si ha certezza che il gruppetto di stelle sia rappresentativo in effetti delle Pleiadi, ma esistono notevoli somiglianze con altre rappresentazioni successive. Il Disco fu rinvenuto tramite scavi clandestini che non hanno consentito di fissare al meglio la posizione della scoperta ma il Disco è, ancora oggi, tra gli oggetti più enigmatici dell'archeoastronomia.
Osservazione

Costellazione del Toro, posizioneTrovare la costellazione del Toro non è complicato, soprattutto perché si trova attaccata ad una costellazione facilmente individuabile come Orione. Partendo dalla cintura di Orione e spostandosi verso Nord Est continuando con l'inclinazione data dalla cintura stessa, si giunge alla Testa del Toro, rappresentata da un triangolo di stelle e da Aldebaran che ne costituisce l'occhio.
Visibile soprattutto tra Novembre e Dicembre, quando è alta in cielo, è tra le costellazioni più ricche di tutte le costellazioni zodiacali: il Toro si estende per 797 gradi quadrati e conta 125 stelle di magnitudine superiore alla sesta.
Il suo posto in cielo è tra Ariete (ovest) e Gemelli (est), con Orione a sudovest e Eridano e Balena a sudest.
Nonostante sia una costellazione boreale, il Toro è ben osservabile da tutte le aree abitate della Terra, grazie alla sua declinazione non fortemente boreale; il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale va da ottobre ad aprile. Nell'emisfero nord è una tipica figura del cielo stellato invernale e la cui discesa ad ovest subito dopo il tramonto del Sole indica l'arrivo prossimo dell'estate.
I corpi celesti

Il Toro è una costellazione molto ricca di oggetti bellissimi da osservare. La stella alpha è Aldebaran, una supergigante rossa che costituisce l'occhio indiavolato della bestia. Anche la stella beta, Al Nath, è una gigante anche se di colore blu. Un tempo apparteneva alla costellazione dell'Auriga.
Doppie interessanti sono rappresentate da Theta Tauri, Sigma Tauri e Chi Tauri. Le loro magnitudini non scendono sotto la 3,5 ma sono separabili con un binocolo, anche se Chi necessita di un telescopio. La stella più interessante dal punto di vista astrofisico è senz'altro la stella T, una stella giovane con una intensa espulsione di materia sottoforma di vento stellare. Si tratta di un prototipo di stelle variabili, denominate appunto T-Tauri.
Aldebaran è situata proprio al vertice del triangolo di un ammasso aperto, pur non facendone parte. Si tratta dell'ammasso aperto delle Iadi (Melotte 25), fratello del più famoso ammasso aperto delle Pleiadi (conosciuto anche come M45), il più famoso del cielo. Le Iadi sono formate dal triangolo composto da epsilon, gamma, delta e theta.
Un altro oggetto molto interessante è il primo oggetto di Messier, M1, la Nebulosa del Granchio (Crab Nebula): si tratta del residuo della supernova del 1054 che al centro contiene una pulsar.
La costellazione è piena di stelline di quinta e sesta magnitudine, mentre le stelline più deboli sono nascoste da un banco diffuso di polveri e nebulose facenti parte del complesso oscuro Taurus-Auriga.