IL NOME, LA STORIA, IL MITO
Il Pesce Australe era ben conosciuto nell' antica Grecia, e con una forma piuttosto simile a quella a noi nota. La mitologia dell' intera costellazione è stata spesso ricompresa in quella della sua stella più brillante, Fomalhaut. Nonostante si trovi ben al di sotto dell'eclittica, Fomalhaut è la stella più brillante di questa regione celeste, il che le consente di fungere da riferimento per il "movimento stagionale" del cielo. Non deve quindi stupire che essa venisse indicata come una delle quattro Stelle Reali o "Osservatori celesti" identificati nell' antica Mesopotamia (le altre sono Regulus- alpha Leo-; Aldebaran -alpha Tau; Antares -alpha Sco-).
La figura nella sua interezza, e Fomalhaut in particolare, sono state frequentemente identificate con la costellazione zodiacale dell' Acquario, a completamento di una croce di quattro segni celesti, Toro, Leone, Scorpione, Acquario.
Nel libro The New Patterns in the Sky (" i nuovi modelli del cielo") l'astronomo Julius Staal (1917- 1986) riporta l'origine del Pesce Australe alla mitologia egizia, così come riferiva anche Igino. Il dio-re Osiride, che si narra avesse introdotto la civiltà in Egitto, venne assassinato dal fratello Set, che ne fu geloso. Costui smembrò il corpo di Osiride in 14 parti, che gettò nel Nilo. Iside, consorte e sorella di Osiride, cercò e trovò tutte le parti tranne una, il fallo, che venne inghiottito dal granchio del Nilo Oxirinco, identificato nella costellazione del Pesce Australe, che ingoia le acque della vita. In riferimento ai miti del Dilivio, l'atto di ingoiare acqua versata dalla brocca dell' Acquario è stato interpretato quale simbolo della salvezza dall' inondazione.
Il Pesce Australe è stato anche visto come il genitore dei Pesci.
Ha origini invece mediorientali la leggenda vuole che Derceto, dea della fertilità, decise di suicidarsi per annegamento in un lago vicino all' Eufrate (in una diversa versione cadde nel lago) dopo aver dato alla luce una bambina, Semiramide, venuta al mondo da una relazione proibita con un mortale. La dea venne salvata da un pesce- anche se altre leggende parlano di trasformazione in sirena- ed in segno di riconoscenza volle porlo in cielo.
Questa costellazione è anche nota come 'Pesce Solitario' ed un'altra leggenda la vuole associata al dio-pesce siriano Oannes, giunto sulla Terra per civilizzare i barbari uomini.
OSSERVAZIONE
La costellazione è osservabile abbastanza bene anche dall'Italia, all'inizio di settembre quando passa in meridiano a mezzanotte.
E' rintracciabile scendendo dal quadrato di Pegaso, verso Sud di 45° fino ad incontrare la stella più brillante della costellazione del Pesce Australe: congiungendo le stelle alga e beta del quadrato di Pegaso e scendendo a piombo sull'orizzonte si incontra proprio Fomalhaut. Non confondetevi con Diphda della Balena, che si ottiene prolungando l'altro lato del quadrato di Pegaso e che, comunque, è meno brillante e più alta.
I CORPI CELESTI
A parte debolissime galassie non facilmente osservabili, le stelle del Pesce Australe non si lasciano certo ammirare per brillantezza dal momento che la seconda più brillante, Epsilon, ha magnitudine 4,2.
La più luminosa è la famosa Fomalhaut, mentre assume particolare importanza una stellina di magnitudine 7,4 chiamata Lacaille 9352, il cui moto proprio è il quarto conosciuto nell'universo con una velocità di 7'' ogni anno.