
Ashburn
Scheda della costellazione Pittore (Pictor - Pic)
Informazioni Nome, visibilità e altro
Il nome, la storia, il mito
Come molte costellazioni australi, anche il Pittore è stato introdotto da Nicholas de La Caille, tra il 1751 ed il 1752, durante le sue osservazioni celesti del cielo del Sud, per coprire zone di cielo rimaste innominate. La costellazione è dedicata al cavalletto del pittore, per La Caille le Chevalet du Peintre, latinizzato in 'Equuleus Pictoris' e poi semplificato, e se vogliamo, mutilato, in Pictor, non più l'oggetto quindi, ma colui che lo usa, contrariamente alla sua effettiva dedicazione.
Una curiosità: nelle rappresentazioni sovrapposte all'asterismo, al cavalletto si accompagna la tavolozza del pittore.
Osservazione
La costellazione transita in meridiano a mezzanotte nella stagione fredda, all'inizio dell'inverno. Dall'Italia è visibile tuttavia soltanto per latitudini inferiori ai 25°, tra la Tavola ed il Dorado.
I corpi celesti
Le stelle non sono molto brillanti: la più luminosa è Alfa con magnitudine 3,3 ad una distanza di 99 anni luce. Beta ha magnitudine 3,9 ed una luce bianca, dalla distanza di 63 anni luce che è salita alla ribalta per il fatto che potrebbe ospitare un sistema planetario simile al Sistema Solare.
La stella più importante è tuttavia la Stella di Kapteyn a causa del suo elevato moto proprio, secondo soltanto a quello della Stella di Barnard in Ofiuco.
Oggetti non stellari non devono essere cercati nel Pittore, al di là di galassie molto deboli.