
Ashburn
Scheda della costellazione Pegaso (Pegasus - Peg)
Informazioni Nome, visibilità e altro
Il nome, la storia, il mito
Mitologicamente, Pegaso è notoriamente un cavallo alato, secondo una tradizione che ha probabilmente origine nei miti sia mesopotamici che etruschi. Si narra di come il dio del mare Poseidone (Nettuno), dio dei Mari e dei cavalli, si tramutasse in cavallo per sedurre Medusa.
Quando Perseo tagliò la testa della Gorgone, dal sangue zampillato in seguito al taglio, nacquero Criseore -un guerriero armato di spada- ed il mitico cavallo, che subito ascese all' Olimpo e si pose al servizio di Zeus. Pegaso è associato all'ispirazione poetica: una fonte consacrata alle nove Muse, si sarebbe generata dal suolo al battere dei suoi zoccoli sul Monte Elicona, Ippocrene o "sorgente del cavallo". Lo si trova poi come destriero dell'eroe Bellerofonte, domatore di cavalli e uccisore della Chimera, il mostro sputafuoco nato da Tifone ed Echidna che stava devastando la Licia, al quale Atena sarebbe apparsa in sogno reggendo una briglia dorata.
I due divennero inseparabili, e vissero insieme numerose avventure, che portarono a Bellerofonte una fama ed una ricchezza tali che si montò la testa, arrivando persino ad ambire ad un posto nell' Olimpo con gli dèi e ad ottenere l' immortalità. Per questa arroganza Zeus volle punirlo: inviò un tafano che punse Pegaso che sgroppò facendo precipitare a terra Bellerofonte.
Dopo la morte di Bellerofonte, Pegaso ritornò all' Olimpo, restò con Zeus, che se ne avvalse per tirare nel cielo il suo carro e le sue folgori. Successivamente, di sua iniziativa, volò verso la parte più alta del cielo, e arrivato si mutò in una nube scintillante che generò delle stelle che formarono la costellazione
In alcune versioni del mito, accompagnò le imprese di Perseo, questi lo avrebbe cavalcato durante il viaggio di ritorno ed il savataggio di Andromeda.
Ma per gli autori del passato questo gruppo di stelle erano semplicemente il "Cavallo". Anche Eratostene dubita si tratti di Pegaso, dal momento che mancano le ali all'asterismo.
Non casualmente Pegaso nasce dalla Gorgone Medusa, che altro non è se non l’immagine data dai Greci alla dea libica Neith, la Grande Madre. Quanto al cavallo, originariamente era un animale ctonio associato proprio alla Grande Madre, che sorgeva dalle viscere della terra o dagli abissi del mare. Figlio della notte, era come la Grande Dea, portatore di vita e morte, legato all’acqua di cui conosceva i cammini sotterranei, e per questa ragione aveva tradizionalmente il dono di far scaturire sorgenti con un colpo del suo zoccolo.
Successivamente, con l’avvento della religione patriarcale indoeuropea, venne associato a Poseidone. Si nota come la leggenda della nascita di Pegaso da Medusa, fecondata da Poseidone, ricorda pur con molte differenze, quella dello stesso dio che genera Arione in Demetra, trasformatasi non casualmente in una giumenta. Ambedue i miti descrivono come gli Elleni devoti a Poseidone sposassero a forza le sacerdotesse della Luna, senza lasciarsi impaurire dalle loro maschere di Medusa, ed assumessero il controllo dei riti propiziatori di pioggia e del culto del cavallo sacro.
Per questo motivo si narrava che il primo cavallo fosse stato creato da Poseidone quando, in gara con Atena per il possesso dell’Attica, lo aveva fatto scaturire dalla terra. E non a caso si favoleggiava che Pegaso balzato dal collo di Medusa, si era abbeverato alla fonte Pirene, sulla strada che conduceva al santuario di Poseidone.
Osservazione
Estesa 1121 gradi quadrati e con 100 stelle di magnitudine superiore alla sesta, la costellazione Pegasus, in italiano Pegaso, è una costellazione dell'emisfero boreale, rintracciabile partendo da Cassiopeia e scendendo ad Andromeda. Di fianco ad Andromeda sarà visibile il grande quadrato che caratterizza il 'corpo' principale del cavallo Pegasus.
Questa costellazione è ben visibile in prima serata durante le notti autunnali, quando passa più o meno allo zenit tra la fine di agosto e la fine di settembre per i punti osservativi posti fino a 40 gradi di latitudine.
La costellazione è quasi equatoriale quindi visibile anche dalle latitudini basse dell'emisfero australe.
I corpi celesti

Le stelle principali della costellazione sono Markab (Alpha)e Scheat (Beta), rappresentanti il lato del quadrato al quale sono legate le gambe e la testa del cavallo.
Sul lato superiore del quadrato, la stella più brillante non è invece appartenente a questa costellazione, ma per poco appartiene ad Adromeda.
In realtà la stella era indicata prima come delta Pegasi, poi i confini sono stati rivisti in maniera abbastanza cervellotica così delta Pegasi è nota ora come alfa Andromedae, oppure Sirrah.
Particolare è la stella Epsilon, Enif, che è una stella variabile che durante il periodo di massima luminosità sbaraglia anche ? e ?.
Con riguardo agli altri oggetti, invece, sono degni di nota un ammasso globulare (M15) visibile già con un binocolo, la galassia a spirale NGC 7331 ed il Quintetto di Stephan, un insieme di cinque galassie interagenti.
Difficile da vedere ma importante storicamente è 51 Pegasi, intorno alla quale per la prima volta fu individuato un esopianeta: la scoperta fu possibile grazie alle oscillazioni nella velocità della stella (50 metri al secondo).
Il pianeta dovrebbe esser grande più o meno quanto Giove.