
Ashburn
Scheda della costellazione Ottante (Octans - Oct)
Informazioni Nome, visibilità e altro
Il nome, la storia, il mito
La costellazione dell'Ottante è stata introdotta da Nicholas de La Caille per colmare i vuoti che i cieli della sfera meridionale avevano in confronto a quelli della sfera settentrionale, quindi il nome non è dedicato a qualche storia mitologica del passato, ma è dedicata, come spesso avviene per le costellazioni meridionali, ad uno degli strumenti utilizzati dagli astronomi -precursore del sestante- inventato nel 1731 da John Hadley ed usato per determinare la posizione delle stelle in navigazione. Con "ottante" si intende "il quadrante di riflessione, utilizzato dai navigatori per misurare l'altezza dall'orizzonte al polo", ma anche l'altezza in generale di tutte le altre stelle.
Ma questa costellazione apparentemente nata dall'esigenza di occupare un vuoto nelle carte, acquisisce una certa rilevanza dal momento che "contiene", comprende il polo nord australe.
Osservazione
Individuare la costellazione è quantomai semplice nell'emisfero australe poiché l'Ottante è la costellazione simmetrica della nostra Orsa Minore. Infatti, l'Ottante contiene il Polo Sud Celeste anche se non esiste al suo interno una stella brillante tale da poter indicare il punto preciso come avviene più o meno con la nostra Polaris. Dall'emisfero boreale è visibile soltanto per latitudini inferiori ai 15°.
I corpi celesti
Dal punto di vista telescopico, l'Ottante è del tutto priva di oggetti interessanti.
Dal punto di vista stellare, la stella più brillante è Nu, con magnitudine 3,8 mentre quella indicata con alpha ha magnitudine 5,2.
Nu è una stella arancione distante circa 64 anni luce. Alfa è bianca e dista circa 250 anni luce da noi.
Il corrispettivo meridionale della Polaris è, invece, Sigma Oct, con magnitudine 5,5 e perciò al limite della visbilità ad occhio nudo e distante 1° dal Polo Sud Celeste.