
Ashburn
Scheda della costellazione Mosca (Musca - Mus)
Informazioni Nome, visibilità e altro
Il nome, la storia, il mito
Inizialmente battezzata con il nome di 'Apis' (Ape), la costellazione della Mosca è stata catalogata nel 1590 circa dai navigatori olandesi Pieter Dirkszoon Keyser e Frederick de Houtman, Plancius l'accolse nelle sue mappe e nel glolbo che costruì nel 1598 comparve senza nome, pare perché Plancius volesse introdurla ufficialmente con la denominazione di Musca Indica. Venne inserita da Bayer nel catalogo del 1603.
Data la confusione con 'Apus' (Uccello del Paradiso), il nome venne cambiato in 'Musca Australis' dal momento che una volta esisteva anche quella Boreale (un gruppo di stelle dell'Ariete). Da quando la Mosca Boreale non c'è più, il nome è diventato finalmente Mosca.
Nel globo del 1600 di Jodocus Hondius il Vecchio, la Mosca viene rappresentata come possibile preda del vicino Camaleonte.
Osservazione
Dall'Italia è meglio rinunciare dal momento che la costellazione non sorge alle nostre latitudini.
Piccola ma riconoscibile nell'emisfero australe, è rintracciabile a partire dalla Croce del Sud e dal Centauro, spostandosi verso Sud.
I corpi celesti
Le stelle della Mosca non sono poi così brillanti: Alpha è una variabile con magnitudine tra 2,68 e 2,73 mentre beta è una doppia.
Altre belle doppie sono Delta (più brillante di Gamma nonostante la lettera di Bayer) e Theta.
Dal punto di vista non stellare, invece, la costellazione si caratterizza soprattutto per l'ammasso globulare NGC 4372 e per l'ammasso globulare NGC 4833.
Oltre a questi, ci sono due ammassi aperti, NGC 4815 e Harvard 6, ed una nebulosa planetaria, NGC 5189.