
Ashburn
Scheda della costellazione Macchina Pneumatica (Antlia - Ant)
Informazioni Nome, visibilità e altro
Il nome, la storia, il mito
Antlia è una costellazione del cielo australe, introdotta nel 1754, dal primo astronomo a cartografare sistematicamente il cielo australe Nicolas de Lacaille nel secolo XVII insieme a Pyxis.
Il suo nome è un omaggio alla macchina utilizzata per ricreare il vuoto in laboratorio, la macchina pneumatica appunto, lo strumento a pompa inventato dal fisico Denis Papin (1647- 1712 circa).
La parola antlia non è un neologismo, si tratta di un termine di origine greca associato ad un macchinario, una ruota, che permetteva di portare l'acqua da un livello all'altro procedendo verso l'alto. Il nome completo francese originario nel catalogo di de Lacaille fu Machine Pneumatique, ed è stato sempre associato al principale Antlia, forse proprio per distinguere questa dall' antica macchina greca, e sottolineare ancora di più la modernità della sua origine.
Osservazione
Quasi invisibile dall'Italia a causa della bassa declinazione, in generale si tratta di una costellazione invernale, in opposizione al Sole tra gennaio e marzo.
Può essere puntata a partire dalla cintura di Orione, spostandosi verso Sud Est dopo Sirio e la costellazione Puppis. La costellazione copre 239° quadrati.
I corpi celesti
Le stelle che caratterizzano la costellazione, oltre a non avere un nome, sono davvero molto poco luminose: la stella Alpha si aggira intorno a magnitudine 4,3 ed è di colore arancio.
Una doppia è la stella Delta, con le compagne molto deboli separate da 11'', mentre la stella Zeta è un sistema triplo formato da due componenti principali, Zeta 1 e Zeta 2, dove la prima ha una compagna ulteriore.
Tra i corpi non stellari, invece, l'unico degno di nota è NGC 3132, una nebulosa planetaria al confine con la costellazione della Vela, di magnitudine 8.