
Ashburn
Scheda della costellazione Lince (Lynx - Lyn)
Informazioni Nome, visibilità e altro
Il nome, la storia, il mito
Il nome della costellazione non è legato ad aspetti mitologici, dal momento che fu introdotta soltanto nel secolo XVII dall' astronomo Johannes Hevelius, che la chiamò così, nel 1687, poiché solo con "occhi di lince" era possibile vederla! Nel suo catalogo stellare, pubblicato postumo (1690) Prodromus Astronomiae, noto anche come "Firmamentum", Hevelius racconta di come nei globi celesti quello spazio vuoto venisse impegnato per trascriverci una legenda, o delle annotazione del costruttore, mentre lui -orgogliosamente- era riuscito ad inserirvi ben 19 nuove stelle. Curiosità: è risaputo che Hevelius riuscisse a vedere le stelle fino alla settima magnitudine, mentre generalmente, si può arrivare ad osservare stelle fino alla sesta.
Qualche volta vi si vide anche una tigre, con le deboli stelle che indicavano la schiena.
Osservazione
Anche se molto 'buia' a causa della scarsità di corpi celesti degni di nota, la costellazione è rintracciabile grazie alla sua posizione, compresa tra Auriga e Ursa Major.
Visibile per buona parte dell'anno grazie alla sua altezza, è comunque l'inverno il periodo più favorevole alla Lince, che passa in meridiano in Inverno, precisamente a Gennaio.
Copre un'area di cielo di circa 450° quadrati.
I corpi celesti
Come detto, si tratta di una costellazione abbastanza avara per gli osservatori. La stella alpha, anche nota come Alsciaukat (nome abbastanza ignoto in realtà) ha una magnitudine di 3,1 e forma un triangolo con Regolo e Polluce.
Tra le altre stelle, si segnalano la Flamsteed 12, stella tripla le cui componenti vanno da una magnitudine di 5,4 ad una di 7,3, e le cui componenti maggiori si orbitano intorno in qualcosa come 699 anni.
La Flamsteed 15 è anch'essa una tripla, con magnitudini che vanno dalla 5,6 alla 8,9.
Tra le stelle variabili, sono degne di nota RR Lyncis, variabile ad eclisse che passa da 5,5 a 6 in 10 giorni, e la stella R Lyncis, pulsante di lungo periodo del tipo Mira Ceti, che varia la sua magnitudine da 7,2 a 14,3 in 379 giorni.
Tra i corpi non stellari, soltanto NGC 2419 desta interesse, sebbene di magnitudine 10,4. La sua distanza dalla nostra Galassia è di 210.000 anni luce, quindi più del doppio del diametro della nostra Galassia.