
Ashburn
Scheda della costellazione Leone Minore (Leo Minor - Lmi)
Informazioni Nome, visibilità e altro
Il nome, la storia, il mito
Introdotta nel 1690 dall' astronomo polacco Johannes Hevelius, questa costellazione non è associata ad alcun evento mitologico dato che si tratta appunto di una costellazione di recente istituzione.
L'unica motivazione possibile sembra essere quella di voler dare un cucciolo al Leone. Al contrario di molte costellazioni minori introdotte da Hevelius, tuttavia, il Leone Minore ha ricevuto la sua consacrazione nel 1930, quando gli sono stati riconosciuti 232 gradi di cielo che lo rendono la 64° costellazione più estesa, precedendo colleghi ben più famosi come Delfino, Cane Minore e Corona Boreale.
Lo zodiaco del tempio di Hathor di Dendera (Iunet) in Egitto, un bassorilievo in arenaria (oggi custodito al museo del Louvre) raffigura il Cancro in questa zona di cielo. R. H. Allen afferma che queste stelle, con altre delle zampe dell' Orsa Maggiore (le coppie ni e csi ed lambda e mi UMa), disegnavano un caratteristico scarabeo (lo scarabeo stercorario del Nilo) raffigurato con le zampette anteriori distese.
Osservazione
La forma di certo non aiuta ad intravedere un cucciolo di leone, visto che la costellazione si risolve soltanto in tre stelline disposte in verticale.
La posizione, tuttavia, rende il ritrovamento pi? semplice dal momento che il Leone Minore, o Leoncino, si trova proprio a metà tra la Falce del Leone e la parte posteriore dell'Orsa Maggiore.
La costellazione passa in meridiano verso il finire dell'inverno, tra fine febbraio ed inizio marzo.
I corpi celesti
La costellazione manca di una stella alpha, e non c'è un preciso motivo a questa lacuna. Anzi, l'unica lettera di Bayer assegnata alla costellazione è la beta, il che è ancora più difficile da capire. La stella più brillante è nota come 46 nella numerazione Flamsteed, oppure con il nome di Praecipua (che vuol dire Principale, proprio ad indicarne la maggior luminosità relativamente alle altre), con una magnitudine di poco inferiore a 4.
Altre particolarità sono date dalla stella beta, di magnitudine 4,2 e rappresentante l'angolo formato dalle tre stelle più luminose, e dalla stella R, di tipo Mira Ceti e presente nella parte più a Nord della costellazione.
Per quanto riguarda i corpi non stellari, invece, sono presenti tre piccole galassie classificate come NGC con i numeri 3344, 3432 e 3486, molto ma molto deboli. Al fianco di questi oggetti, tuttavia, la galassia nota come IC 2497 si porta dietro uno degli enigmi astrofisici più curiosi.