Scheda della costellazione Idra Femmina (Hydra - Hya)

Il nome, la storia, il mito

Le due piccole costellazioni che si trovano sul dorso dell' Idra, la Coppa ed il Corvo, inducono a distinguere nel serpente d'acqua parti differenti, cosa che già i mitografi antichi hanno frequentemente fatto. L'astronomo John Flamsteed (1646- 1719) propose una divisione in quattro dalla testa alla coda o da Ovest verso Est: Hydra, Hydra et Crater, Hydra et Corvus e Continuazione Hydra. La figura nella sua interezza è considerata un serpente d'acqua di genere femminile, in contrapposizione al più moderno serpente d'acqua australe, Hydrus, che è il maschio creato come complemento dell'Hydra.
Si tratta di una costellazione antica. Dalla Mesopotamia vengono prove, datate all' incirca al 1200 a.C., della sua identificazione col primitivo serpente d'acqua Tiamat, ucciso da Marduk nel corso della Grande Guerra degli dèi, associazione comunque riscontrata anche per il Dragone, nonché per il mostro marino Ceto.
La leggenda più conosciuta relativa al serpente d'acqua lo identifica con l' Idra di Lerna delle docici fatiche di Eracle (Ercole). Lerna era una fertile regione costiera limitrofa alla città di Argo. Venne terrorizzata dalla mostruosa Idra, che viveva in una palude dalla profondità sconosciuta. La creatura, col corpo di cane e nove teste (secondo la versione più comune), ciascuna delle quali sputava e soffiava fumi venefici. Aveva anche la capacità di far ricrescere due o anche tre testeappena una veniva mozzata o schiacciata. Per sconfiggerla, Eracle seguì le istruzioni dettate da Atena. 
Fece uscire il mostro dalla tana scagliando frecce incandescenti e l'affrontò trattenendo il respiro. Cominciò a mozzargli le teste, ma ad ogni decapitazione, altre teste subito rispuntavano. Il fido amico Iolao accorse in aiuto e cominciò a cauterizzare i tagli sui colli dell' Idra man mano che vengono recisi servendosi di tizzoni roventi, togliendo loro la facoltà di autorigenerarsi. Eracle riesciù così a trovare la testa dorata e immortale dell' Idra fra le altre che ancora si agitavano, e la troncò con un colpo netto, sicuro e preciso. Poi la sepellì sotto una pesante roccia, sventrò il corpo del mostro ed intinse le sue frecce nel suo sangue, divenendo micidiali per chiunque ne fosse colpito. 

Osservazione

E' una costellazione davvero molto estesa: 42° in declinazione e 8 ore in ascensione retta ne fanno proprio la costellazione più estesa di tutto il cielo. Eppure non è tra le più note.
Grazie alla sua posizione è facilmente rintracciabile: la testa si trova 20° a Sud-Ovest di Regolo (Leone), è compresa tra Leone, Cancro e Vergine ed è formata da sei stelline non proprio brillantissime.
L'equatore la divide in due: la testa è nel nostro emisfero e la coda è in quello australe. Tuttavia, essendo una costellazione equatoriale, è visibile da tutta la Terra.
Il periodo migliore per osservare la costellazione è quello invernale.

I corpi celesti

Sebbene le stelle dell'Idra femmina non siano di certo tra le più luminose del cielo, la costellazione contiene - grazie alla sua estensione - molti oggetti importanti.
Dal punto di vista stellare, la stella alpha è Alphard, la 'solitaria', di magnitudine 2, che rappresenta il cuore dell'idra. Epsilon è una bella stella doppia molto stretta, mentre R è una variabile del tipo Omicron Ceti (Mira). La testa dell'idra è formata dalle stelle zeta, delta, eta ed epsilon. Zeta è di colore arancione, mentre le altre sono bianche. Eta sembra la più fioca, ma è lontanissima: più di 500 anni luce da noi rendono fioca anche una stella che brilla come 400 Soli.
Una stella rilevante è epsilon: un sistema multiplo formato da tre stelline.
Dal punto di vista non stellare, invece, sono presenti ben tre oggetti di Messier: l'ammasso aperto M48, l'ammasso globulare M68 e la galassia a spirale M83.
Oltre a questi oggetti, ne sono presenti tanti altri come - ad esempio - la nebulosa planetaria NGC 3242 ed il lontanissimo ammasso globulare NGC 5694.