
Ashburn
Scheda della costellazione Giraffa (Camelopardalis - Cam)
Informazioni Nome, visibilità e altro
Il nome e la storia
Costellazione molto recente, introdotta da Petrus Plancius, cartografo e religioso olandese vissuto tra il XVI e il XVII secolo, nel 1598, deve il suo nome ad un episodio biblico: per le nozze tra Isacco e Rebecca, la sposa raggiunse la cerimonia a Canaan in groppa ad una giraffa.
Altri storici sostengono che si tratti di un cammello ad aver portato Rebecca, fatto sta che a guardare la forma delle deboli stelle tutto si vede tranne una giraffa o un cammello.
Secondo alcuni, l'introduzione della Giraffa fu opera di Jacob Bartsch, astronomo, che l'avrebbe riprodotta per la prima volta su un planisfero nel 1624.
Osservazione
Camelopardalis (in italiano è Giraffa) è una costellazione circumpolare boreale, estesa dal polo nord celeste, sopra l'Ursa Minor, fino a posarsi da Nord sulle costellazioni di Auriga e Perseus.
Si rintraccia facilmente anche per il fatto che separa le due stelle più brillanti dell'Orsa Maggiore dalla 'W' di Cassiopeia.
Ha una forma a 'pinna di squalo', volendo rimanere per forza attaccati al mondo animale.
Le stelle più brillanti sono in opposizione al Sole alla fine di Novembre, quando saranno - quindi - vicino lo zenit in direzione sud a mezzanotte.
A Maggio, invece, la costellazione sarà bassa sull'orizzonte settentrionale.
Data la scarsità di stelle brillanti (nessuna scende sotto la magnitudine quarta), si può intuire che si guarda nella Giraffa se si osserva tra Capella e la Stella Polare.
In effetti è una costellazione per esperti, visto che nessuna stella supera la quarta magnitudine e risulta molto dispersa.
Partendo da Auriga, formata da un pentagono irregolare il cui vertice è la brillantissima Capella, occorre rintracciare un quadrato un po' storto formato da Capella stessa, Beta Aur, Delta Aur e 7 Cam. Proprio da 7 Cam parte una specie di arco formato da quattro stelle: 7 Cam stessa, Beta, Alfa e Gamma Cam, delle quali la Beta è la più brillante.
I corpi celesti

Per l'occhio nudo non è di certo una costellazione invitante, visto che la stella più brillante è nettamente fioca e poco significativa (Beta, con magnitudine 4). Diversa è la situazione per un osservatore dotato di telescopio abbastanza grande, dal momento che Camelopardis presenta un numero elevatissimo di galassie (la più luminosa è NGC2403), anche irregolari, ammassi aperti e nebulose planetarie, oltre a stelle doppie poco brillanti.
Tutto sommato, la Giraffa non è molto stimolante per un osservatore che non voglia andare al limite dell'osservabilità.