
Ashburn
Scheda della costellazione Fenice (Phoenix - Phe)
Informazioni Nome, visibilità e altro
Il nome, la storia, il mito
Per gli Arabi queste stelle formavano una nave. La costellazione, introdotta negli anni 1595- 1597, dai navigatori Olandesi Pieter Keyser e Frederick de Houtman, appartiene al gruppo di quattro dedicate agli uccelli che si trovano in questa zona del cielo: Pavone, Tucano e Gru le altre. La Fenice ha origini molto antiche e rappresenta l'uccello originario della tradizione egiziana ed etiope, in grado di resuscitare dalle proprie ceneri.
Secondo la leggenda, la fenice visse cinquecento anni, non poteve riprodursi poiché era l'unico esemplare della sua specie. Prima di morire fa un nido su una palma, raduna poi erbe e piante aromatiche a cui appicca il fuoco, e dalle ceneri rinasce. Secondo un mito greco, dopo la sua morte nacque una piccola fenice che portò il nido al tempio di Iperione. Fu associato in antichità all' immortalità ed ai segreti dell'alchimia.
Osservazione
Per rintracciare la costellazione è possibile spostarsi 25° a Sud rispetto a Deneb Kaitos, la stella più brillante della Balena. Il passaggio in meridiano a mezzanotte avviene tra settembre ed ottobre, ma dall'Italia è sempre una impresa riuscire a vedere qualcosa data la bassa declinazione della costellazione. Soltanto da latitudini inferiori a 33° sarà possibile vedere tutta la costellazione.
I corpi celesti
Alfa è la stella più luminosa della Fenice, con 2,4 di magnitudine ed una distanza di circa 77 anni luce. Beta è una doppia, le cui compagne sono risolvibili con strumenti di almeno dieci centimentri. Hanno magnitudine 4,0 e 4,2, e nel complesso Beta appare brillare con magnitudine 3,3 da una distanza di circa 198 anni luce.
Interessante è Zeta Phoenicis, un sistema multiplo con la principale azzurra che brilla a magnitudine 4. Vicina alla principale, una compagna di magnitudine 7,2 e, staccata di 7'', una terza stella di magnitudine 8. La principale è anch'essa una binaria ad eclisse, con il risultato che Zeta Phoenicis risulta formata da quattro stelline.
Dal punto di vista non stellare, invece, si segnala soltanto NGC 625, una galassia di magnitudine 12 classificata come spirale barrata, distante 12,7 mila anni luce e membro del Gruppo dello Scultore.