
Ashburn
Scheda della costellazione Eridano (Eridanus - Eri)
Informazioni Nome, visibilità e altro
Il nome, la storia, il mito
La forma della costellazione dell'Eridano, la più lunga in declinazione di tutto il cielo, ricorda il corso di un fiume pieno di anse. Le stelle di questa costellazione sono state associate a vari fiumi della Terra, tra i quali l' Eufrate, l' Ebro, il Rodano, il Reno, secondo alcuni si tratterebbe del Nilo, secondo altri del Po.
Ai tempi di Tolomeo la costellazione terminava con le stella Teta Eri, Acamar, ma alla fine del 1500, venne allungata fino alla stella oggi alpha Eri, Achernar. Entrambi i nomi derivano dall'arabo akhir al-nahar " fine del fiume".
Arato (III secolo a.C.) fu il primo autore classico ad usare il nome Eridano, forse ispirandosi ad un più antico nome mesopotamico. Quando Arato menziona "quei poveri resti di Eridano, fiume delle molte lacrime", allude all'idea che il fiume sia stato in parte prosciugato in conseguenza della tragica storia di Fetonte (il cui nome significa "il risplendente"), che spiegherebbe anche la debolezza delle sue stelle. Figlio mortale del dio-Sole Elios (culto e storia poi attribuiti ad Apollo) e della ninfa marina Climene. Desideroso di conoscere l'identità dei suoi genitori, si reca al palazzo di Elios, che manifestatosi, ammett di essere il suo vero padre e promette, per persuaderlo, di soddisfare ogni sua esaudibile richiesta. E' un giuramento fatale poiché, nonostante la rimostranza del padre, Fetonte chiese ed ottenne di poter guidare il cocchio del padre, il Carro del Sole, costruito da Efesto. Elios e Fetonte cominciano la loro rapida ascesa, ma non essendo capace a guidarlo Fetonte perde il controllo del carro, i cavalli (Eto, Piroo, Eoo e Flegonte) deviano dalla strada del Sole piombando fra le costellazioni. La vicinanza ai mostruosi animali dello zodiaco, come lo Scorpione, spaventarono ulteriormente i quattro destrieri e Fetonte, che sprofondarono ulteriormente negli abissi del cielo. Finì con creare il panico anche sulla Terra, passandoci infatti vicino il carro infiamma la cima delle montagne ed il fuoco si espande nel fondo delle valli bruciando il terreno e prosciugando tutti i fiumi. All'urlo di Gea, dea della Terra, Zeus intervenne per salvare il mondo dalla totale distruzione: scagliando una saetta verso il carro che volge i cavalli impazziti verso il mare. Il corpo in fiamme di Fetonte precipita nel fiume Eridano (o nel mare in cui sfocia), e le acque ne spengono il fuoco. Le Naiadi (ninfe dei fiumi, laghi e fonti) e le figlie di Elios accorrono al fiume piangenti, versano lacrime che si trasformano in ambra, e loro stesse si mutano in pioppi sulle sponde di Eridano.
Osservazione
Trovare la costellazione è compito reso facile da un 'vicino di casa': Rigel, stella di Orione. Da lì, la costellazione si espande prima verso Ovest (poco distante da Rigel c'è la Beta Eridani, Cursa) e poi scende a picco verso l'orizzonte.
Sebbene sia una costellazione dell'emisfero Sud, resta visibile dall'Italia durante la stagione fredda passando in meridiano tra fine novembre ed inizio dicembre. La visibilità all'emisfero Nord è dovuta al fatto che la costellazione si estende per un totale di 1138°, soprattutto in lunghezza dato che in declinazione vengono abbracciati più di 50°.
I corpi celesti
Data la sua lunghezza, la costellazione dell'Eridano accoglie diversi oggetti di rilievo. A parte le stelle più brillanti, con Beta (Cursa) a fare da 'sorgente' del fiume vicino a Rigel (Beta è anche ipotizzata come lo sgabello di Orione), ed Alfa (Achernar, brillantissima ma mai visibile dall'Italia) nell'altro emisfero a fare da foce, si segnalano una nebulosa planetaria (NGC 1535) e due galassie (NGC 1232 e NGC 1300).
Una caratteristica di notevole rilievo in Eridano, tuttavia, è rappresentata da una vastissima zona di totale assenza di materia (tralasciando il discorso quantistico, ovviamente). Questo vuoto è posto tra 6 e 10 miliardi di anni luce dalla Terra e si estende per ben 900 milioni di anni luce. Da quest'area non giunge neanche un fotone. L'area è vuota, totalmente. Secondo gli scienziati, quando l'Universo si è formato ha dovuto interagire con gli altri Universi vicini, ed il buco nell'Eridano sarebbe il risultato dell'interazione (ovviamente è una congettura). L'Universo ha continuato ad espandersi con la struttura generata nei primi 'istanti' della sua vita. Il buco si è quindi formato ai tempi della nascita dell'Universo, proprio come le altre strutture esistenti. Alcuni ipotizzano che in questo vuoto esista un passaggio verso un Universo parallelo.