
Ashburn
Scheda della costellazione Cefeo (Cepheus - Cep)
Informazioni Nome, visibilità e altro
Il nome, la storia, il mito

E’ possibile che l’origine della costellazione di Cefeo risalga a tradizioni molto più antiche del pur antico mito greco, quando prima Alpha Cephei (21.000 a.C.) cioè Alderamin, e poi Gamma Cephei (19.000 a.C.) cioè Alrai, erano stella polare. In questo tempo indeterminato, Cefeo sarebbe stato re del potente regno d’India o di quello di Etiopia, oppure di entrambi. In Mesopotamia la costellazione venne identificata col re della città-stato di Babilonia, ed a sua volta considerato il figlio in terra di Bel, il dio Baal dell’Antico Testamento, nonché il sumero Enlil. Quest’ultima identificazione ci introduce al cuore del mito astrale di Cefeo. I Babilonesi dividevano infatti i cieli in tre “vie” dedicate alla trinità cosmica Ea, Enlil e Anu. Enlil si muoveva sulla strada interna, formata dalle stelle circumpolari settentrionali, dove appunto si trova la costellazione di Cefeo, che appare talvolta raffigurato in vesti regali e autoritarie a cavallo del polo celeste, cosa che ben si abbina ai tratti del dio dei cieli Enlil. Secondo il suo consueto trattamento dei miti, anche di Cefeo il poeta latino Manilio (I sec d.C.) offre una dettagliata interpretazione astologica, nella quale questo re a cavalcioni del polo è visto come una figura auto nomadi una certa importanza che incarna le sembianze del potere.
Nel mito greco il personaggio, padre amorevole di Andromeda, appare infatti come un uomo debole e passivo, dominato dai desideri della moglie Cassiopeia. Cefeo era figlio di Belo, uno dei due gemelli- l’altro era Agenore- che la ninfa Libia ebbe da Poseidone (Cefeo era quindi nipote del dio del mare), e di Anchinoe, figlia del dio del Nilo.
Forse nella parte finale della sua vicenda Cefeo non agisce con l’autorità che ci si aspetterebbe da un re, dal momento che per placare le ire degli dei, offrì la vita della figlia Andromeda, legandola ad uno scoglio in attesa del mostro (la Balena). Andromeda fu salvata da Perseo. La storia di queste persone è ora raccontata in cielo attraverso le costellazioni ad esse intitolate.; Il poeta Arato (III sec a.C.) ci offe la rappresentazione classica più diffusa definendolo “uomo che leva in alto le mani”: sicuramente in atto di supplica agli dèi affinché mettano fine alle devastazioni che Poseidone impone al paese per punire la superbia di Cassiopea.
Osservazione

Cepheus è facilmente localizzabile, compresa più o meno tra Cassiopea e l'Orsa Minore, con una estensione di 588 gradi quadrati e 60 stelle di magnitudine superiore alla sesta.
Data la sua posizione vicino la Stella del Nord, la costellazione Cepheus è circumpolare boreale e quindi è sempre visibiledal nostro emisfero: in tarda estate splende alta, mentre in inverno si trova bassa sull'orizzonte Nord.
Facile anche riconoscerla, data la sua forma a 'casetta', di quelle che si disegnavano da bambino. Il corpo della casetta è un quadrato un po' storto formato dalle stelle alfa (Alderamin), beta (Alphirk), iota e zeta. La punta del tetto, invece, è rappresentato da gamma. Partendo dalla stella zeta, è possibile disegnare un altro piccolo triangolino formato da, appunto, zeta, epsilon e delta (questa molto importante perché variabile utilizzata come candela standard).
Per il moto di precessione, tra poche migliaia di anni la stella che indica il Nord non sarà più la Polaris dell'Orsa Minore ma sarà la Gamma Cephei.
I corpi celesti

A parte la sua stella più brillante, Alderamin (Alpha Cep), la costellazione Cepheus si lascia apprezzare per un buon numero di ammassi aperti molto brillanti ed alcune galassie.
La nota più importante dal punto di vista astrofisico, tuttavia, è la presenza in Cepheus di Delta Cep, che rappresenta il prototipo di una classe di stelle variabili dette appunto Cefeidi: è una stella tripla, pulsante regolare, che viene utilizzata come metro per misurare la distanza delle altre variabili dello stesso tipo.
Nel 2020 viene scoperto in Cefeo un nuovo resto di supernova, molto ampio e brillante in banda ottica ma decisamente debole in radio e raggi X. L'oggetto è chiamato SNR G107.0+9.0 ed è stato identificato tramite emissione ottica in un telescopio del New Mexico da 130 millimetri, come parte della MDW Hydrogen-Alpha Sky Survey. Inizialmente classificato come nebulosa planetaria, è stato poi classificato come resto di supernova. La forma è approssimativamente sferica, con diametro tra 244 e 326 anni luce e la distanza si pone tra 4900 e 6500 anni luce (G107.0+9.0: A New Large Optically Bright, Radio and X-Ray Faint Galactic Supernova Remnant in Cepheus, arXiv).
