
Ashburn
Scheda della costellazione Acquario (Aquarius - Aqr)
Informazioni Nome, visibilità e altro
Il nome, la storia, il mito
La costellazione dell'Acquario è una costellazione zodiacale e rappresenta un giovane che versa l'acqua nella bocca del vicino Pesce Australe.
Il suo connotato mitologico è abbastanza incerto tuttavia l’Acquario è una delle costellazioni più antiche, originaria della cultura mesopotamica. E' legata al dio sumero En-ki (signore della terra), poi divenuto Ea, dio delle acque e della sapienza nella cultura degli accadi e babilonesi. Inizialmente rappresentato come un uomo col corpo di pesce o il cui corpo è ricoperto da una pelle di pesce, Ea compare in alcune raffigurazioni in cima ad un’ altura e dalle sue spalle o da otri che sorregge, escono due fiotti d’acqua che si riversano nella bocca di un pesce, spesso identificato come il Pesce Australe. Nei due getti talvolta vengono identificati i due fiumi della regione mesopotamica, il Tigri e l’Eufrate, i quali, in differenti raffigurazioni, non si riversano nella bocca di un pesce, ma appaiono colmi di pesci. Ideler, astronomo tedesco, spiega questa raffigurazione con il fatto che il Sole si trovasse in quella porzione di cielo durante la stagione delle piogge. In effetti l’ asterismo deve essersi originato attorno al 1700 a.C. quando il Sole entrava nell’Acquario, nel mese di Gennaio.
Il mito legato all’Acquario più conosciuto, citato non solo dagli autori greci ma anche dai latini, ha come protagonista Ganimede, adolescente appartenente alla stirpe reale di Troia, figlio del re Troo fondatore di Troia e della Dardania e di Calliroe, una delle naiadi. Affascinato dalla sua bellezza, Zeus se ne invaghì perdutamente, assunse la forma dell’Aquila e lo sorprese mentre pascolava il gregge sulle pendici del monte Ida, e lo rapì. Portato sull’Olimpo ne fece il suo amante. Zeus lo elesse coppiere degli dèi. Secondo Ovidio Ganimede versava acque limpide e nettare nelle coppe degli dèi e in quella di Zeus (Fasti, dies -1 d.C.).
Osservazione
Si tratta di una zona di cielo molto vasta e poco brillante, tranne quattro stelle poste fortunatamente nella zona più a Nord dell'asterismo.
Alla nostra latitudine è visibile nel periodo compreso tra fine estate ed inizio autunno, molto bassa sull'orizzonte dal momento che non si eleva per più di 50° Nord.
Occupa la zona di cielo tra Pegaso e Pesce Australe, quindi il quadrato del cavallo alato e la brillante Fomalhaut rendono agevole trovare la costellazione.
L'Acquario è attraversato dall'equatore celeste, ma si trova quasi del tutto nella parte meridionale.
I corpi celesti
La costellazione dell'Acquario è caratterizzata da un paio di stelle relativamente brillanti come beta (la più luminosa nonostante la lettera) ed alpha.
La stella alpha è chiamata Sadal Melik (stella fortunata del re) mentre la stella beta è nota come Sadal Suud (la più fortunata delle fortunate).
Tra i corpi non stellari, invece, spiccano due nebulose come NGC 7293 (Nebulosa Elica) e NGC 7009 (Nebulosa Saturno), considerate tra le più belle di tutto il cielo.
M2 ed M72, invece, sono due ammassi globulari classificati da Messier. In realtà Messier classificò anche M73 indicandolo coma ammasso stellare, ma non lo è affatto. Si tratta soltanto di una serie di stelle non legate tra loro e dall'aspetto molto disperso.
Un gruppetto di stelle del tutto slegato ma carino da vedere è quello intorno alla Psi-1: stelle molto vicine ed in gran parte arancioni.