Fomalhaut. Credits Wikipedia.it
Fomalhaut è la stella alfa della costellazione del Pesce Australe, distante quasi 25 anni luce dalla Terra e con una magnitudine di 1,2.
Il suo nome deriva dall' arabo "Fum al Hut" che significa "la bocca del pesce" ed è la diciassettesima stella più brillante del cielo.
La sua età è di soli 200 milioni di anni, con massa pari a 2,3 masse solari e 1,7 volte più grande.
Nel 1998 è stato scoperto il pianeta battezzato Fomalhaut b, il quale a fine 2008 è stato proposto al pubblico come il primo pianeta ad essere mai stato fotografato direttamente. In realtà la presenza di questo pianeta è sempre stata oggetto di discussione. Il pianeta, tanto per iniziare, si mostra evidentissimo in luce visibile, il che è raro per un esopianeta che in genere riflette poca luce della stella-madre. Nessun segnale infrarosso è stato mai ottenuto, il che è ancora più strano. La discussione culmina nel 2020 con la sparizione dell'oggetto che ha portato astronomi della University of Arizona alla conclusione per la quale anziché di pianeta si debba parlare di nube di polvere molto fine nata dalla collisione di due corpi ghiacciati. Le immagini di Hubble, a tal punto, sarebbero arrivate troppo tardi, immortalando soltanto gli effetti della collisione. Gli scienziati ipotizzano, quindi, una grande collisione che ha posto la parola fine alla vita di due pianeti giganti ghiacciati, un evento raro ma non impossibile.
Credit: NASA, ESA, A. Gáspár and G. Rieke/University of Arizona
Il video evidenzia lo scenario possibile: l'immagine di Hubble alla sinistra evidenzia un anello di detriti ghiacciati a circondare la stella Fomalhaut. Il diagramma animato sulla destra è una simulazione della espansione della nube in base alle immagini di Hubble, ottenute in diversi anni. La simulazione sarebbe confermata dalle continue immagini del pianeta, sempre più debole fino a sparire.
Le immagini di HST che evidenziano l'indebolimento di Fomalhaut-b. Credit: NASA, ESA, A. Gáspár and G. Rieke/University of Arizona
Ancora più confusione viene dal percorso del "pianeta", il quale sembra seguire una via di fuga e non una orbita ellittica tipica di un pianeta. Una traiettoria che sarebbe ancora spiegabile con una collisione e non con un pianeta (András Gáspár el al., "New HST data and modeling reveal a massive planetesimal collision around Fomalhaut," PNAS - 2020).