Antares - Alpha Scorpii
Quindicesima stella più brillante del cielo, Antares è una supergigante rossa, molto massiccia, la stella alfa della costellazione dello Scorpione e quindi la più brillante della costellazione stessa.
Posta a circa 600 anni luce dalla Terra e con un raggio di circa 800 raggi solari, si tratta di una delle stelle più grandi conosciute: il suo diametro (320 milioni di chilometri) è quasi pari a quello dell'orbita di Giove, quindi mettendola al posto del Sole occuperebbe le orbite di Mercurio, Venere, Terra, Marte e Fascia degli asteroidi. Talmente grande che è stato possibile misurarne il disco apparente tramite metodo interferometrico: 980 milioni di chilometri all'equatore e 620 milioni di chilometri ai poli, mostrando uno schiacciamento dipendente dalla veloce rotazione della stella. Nonostante questi dati, che lasciano immaginare una stella di dimensioni davvero inimmaginabili, la sua densità è di appena 15 volte superiore a quella del Sole, denotando quindi un gas molto rarefatto.
Sarebbe molto più luminosa se non fosse circondata da polveri che ne attenuano la radiazione.
Si tratta di una stella in fin di vita: Antares è destinata a terminare la sua vita come supernova, sebbene i suoi strati esterni siano molto rarefatti (un milione di volte più del Sole, giungendo fino a oltrepassare l'orbita di Marte, se inserita in un ideale Sistema Solare).
Si tratta di un sistema binario, la sua compagna ha magnitudine 5, separata da 2,4 arcosecondi, ed è molto difficile da visualizzare a causa della brillantezza della principale, ma il sistema è davvero splendido dal momento che a fronte dell'intenso rosso della primaria si contrasta l'azzurrino della compagna. In realtà la stella compagna è decisamente bianca, ma la percezione dell'occhio umano, al cospetto del rosso della primaria, rende l'astro secondario azzurrino o anche verdino. Il risultato è uno splendido smeraldo, che tra l'altro emette anche alle onde radio.
Il periodo di rivoluzione è stimato a 878 anni.
La natura binaria è stata scoperta il 13 Aprile del 1819 durante una occultazione lunare, da Burg. Dall'Italia del Nord la separazione delle due stelle è pressoché impossibile dal momento che sono sempre basse sull'orizzonte e la principale scintilla tantissimo. Dal resto della penisola la coppia può essere divisa, in serate ottime, con strumenti a partire dai 15 centimetri di apertura.
Come se non bastasse, Antares è anche una variabile irregolare tra magnitudine 0,9 e magnitudine 1,1. Si tratta di una caratteristica tipica delle supergiganti. Antares è una variabile irregolare lenta di tipo LC, con periodi di stabilità alternati a periodi di variabilità estesa in 100 giorni. Le variazioni di luminosità sono correlate debolmente alle variazioni di velocità radiale dello spettro. Alcune variazioni sono riconducibili alle attività delle celle superficiali, ma a parte queste Antares presenta due periodi di variazione sovrapposti. Il primo abbraccia un periodo di almeno 5 anni mentre il secondo raggiunge i 260 giorni circa. Non sono periodi regolari e sono legati, probabilmente, alla pulsazione della stella, che si espande e si contrae.
Il suo nome vuol dire 'antagonista di Marte' e la guerra è basata tutta sullo stesso colore che i due corpi hanno. In effetti Antares è sempre stata considerata come la stella più rossa tra quelle brillanti, anche se in realtà Betelgeuse è ancora più rossa di questa stella. Il colore deriva dalla temperatura superficiale della stella, intorno ai 3.600 K. Antares è una delle quattro stelle regali dei Persiani, insieme ad Aldebaran, Regolo e Fomalhaut.
La sua posizione all'interno dell'asterismo indica il 'cuore' dello Scorpione, mentre insieme alle stelle beta Scorpii, delta Scorpii e pi Scorpii forma l'asterismo noto come il Grande Uncino. Posta 26° sotto l'equatore celeste, è una stella australe ma risulta visibile fino a 64° Nord. Il Sole, ogni anno il 2 Dicembre, passa a 5° a Nord della stella, quindi la migliore visibilità si ha in estate boreale, tra la fine di Maggio e l'inizio di Giugno soprattutto.
E' una delle quattro Stelle Reali della Mesopotamia (gli "osservatori celesti") che formano una grande croce sopra e vicino all'eclittica stessa, da cui dista soltanto 5° (le altre sono Aldebaran- alpha Tau; Regolo- alpha Leo; e Fomalhaut- alpha PsA). Antares è una delle poche stelle brillanti (insieme a Regolo, Spica ed Aldebaran) a poter essere occultata dalla Luna e - molto ma molto raramente - dai pianeti. La prossima occultazione lunare ci sarà nel 2023 (in pieno giorno), mentre per questo secolo non sono previste occultazioni planetarie.
L'osservazione a largo campo di Antares è spettacolare, visto che nei paraggi ci sono nebulose colorate, oscure, due ammassi globulari e svariati oggetti minori. In particolare, la stella illumina la porzione più meridionale della nube di Rho Ophiuchi, una nube molecolare gigante tra Scorpione ed Ofiuco. Proprio la presenza di Antares dona a questa nube il colore rossastro. Altre nubi vicine sono invece illuminate dalle vicine stelle azzurre, creando un contrasto di colori splendido.
L'associazione stellare Scorpius-Centaurus
Antares appartiene ad un gruppo di circa 550 stelle dello Scorpione e del Centauro che si muovono tutte nella stessa direzione con la velocità relativa di 25 chilometri al secondo.
Si tratta dell'associazione OB più vicina alla Terra e le sue componenti raggiungono una massa totale pari o superiore alle 15 masse solari. La loro formazione è compresa tra 5 e 22 milioni di anni fa, con le più massicce già esplose, probabilmente, come supernovae.
L'associazione è suddivisa in tre sottogruppi di stelle, noti come Scorpione superiore, Centauro superiore-Lupo e Centauro inferiore-Croce. Antares fa parte del primo gruppo, noto come Associazione di Antares. A fronte di una distanza media di 520 anni luce, Antares dista 600 anni luce e quindi è una delle stelle più lontane tra quelle del gruppo.
Problemi di convezione
Uno studio di Agosto 2017 pubblicato su Nature a firma del Max Planck Institut fur Radioastronomie mette in dubbio l'efficienza della sola convezione nella generazione della quantità di materia espulsa dalla superficie di Antares, estendendo il discorso alle giganti rosse in generale. Secondo il team di ricerca deve esistere una forza finora non calcolata che pensa a proiettare parte della materia stellare nello spazio, poiché la convezione da sola non è in grado di spiegare la mole di materia spazzata via. Lo studio si basa sulle osservazioni tramite il Very Large Telescope di ESO, unitamente allo strumento AMBER che combina la luce di tre telescopi in uno solo, virtuale, dal diametro di 82 metri. L'analisi spettrale dell'alta atmosfera stellare ha consentito di ottenere le dinamiche del gas in movimento intorno alla stella nonché la direzione del gas stesso: la densità del materiale mosso e l'estensione sono rispettivamente troppo basse e troppo alte, incompatibili con i processi finora tirati in ballo nei modelli. C'è altro, ma non si sa cosa. Per scoprire il tutto, è stata generata la migliore immagine di una stella diversa dal Sole di sempre.
Attraverso le antenne di ALMA e del VLA è stata ricreata la mappa dell'atmosfera di Antares, rivelandone dimensione e temperatura per superficie e cromosfera attraverso lo studio dei venti soffiati. La mappa rappresenta la mappa radio più dettagliata di sempre, non solo per Antares ma per tutte le stelle a eccezione del Sole. Il diametro di Antares in luce visibile è di circa 700 volte il diametro solare ma a onde radio le dimensioni crescono ancora di più, giungendo a ben dodici volte il raggio stellare. La cromosfera, scaldata dai campi magnetici e dalle onde d'urto create dalla convezione, si estende oltre i 2.5 raggi stellari e la sua temperatura mostra un picco a 3.500°C prima di scendere. La nota più rilevante è una netta distinzione tra la cromosfera e la regione che origina i venti stellari (E. O'Gorman et al. ALMA and VLA reveal the lukewarm chromospheres of the nearby red supergiants Antares and Betelgeuse, Astronomy & Astrophysics - 2020).
DidaSchema dell'atmosfera di Antares. Credit: NRAO/AUI/NSF, S. Dagnellocalia