Dschubba, la "fronte dello Scorpione", la stella delta della costellazione, è una stella doppia che, insieme a Graffias e Pi Scorpii costituisce la parte anteriore dello Scorpione. Proprio per questa collocazione le è stato assegnato il nome, che indica la fronte dell'animale.
La declinazione della stella è nettamente australe, ma Dschubba risulta visibile anche dall'emisfero boreale fino ad una latitudine di rilievo. Posta a pochi gradi dall'eclittica, la stella è una delle poche stelle brillanti che può essere occultata dalla Luna e, più raramente, dai pianeti.
Alla stella è associata la nebulosa ad emissione Sh2-7, residuo della nube molecolare dalla quale è nata.
Stella subgigante di sequenza principale, l'appartenenza alla classe spettrale B0.2 IVe (B3V per la compagna secondaria) indica una temperatura superficiale intorno ai 30.000 K che dona all'astro la tonalità azzurrina visibile nel cielo. La stella è posta a circa 400 anni luce da noi ed ha un raggio di circa 5 raggi solari, con massa superiore di 15 volte rispetto a quella della nostra stella.
Rispetto al Sole, inoltre, brilla 14.000 volte di più. Sebbene sia una stella di sequenza principale, l'appartenenza alla classe delle supergiganti indica che nel suo nucleo sta terminando la scorta di idrogeno, con conseguente restringimento del nucleo e rigonfiamento degli strati superficiali. La stella esploderà come supernova, ma se nella fase finale riuscirà ad espellere molta massa potrà avere una fine tranquilla da nana bianca.
E' una stella molto nota e intensamente studiata, ma nonostante questo esiste ancora un dibattito aperto sul numero di componenti che formano il sistema Dschubba, nonché sulla loro distanza e sui periodi di rivoluzione. La distanza notevole rispetto a noi e la relativa vicinanza delle stelle tra di loro rende molto difficile una separazione ottica, sebbene le occultazioni lunari siano un ottimo strumento di visione. Proprio per ovviare a questo inconvenienti si ricorre alla spettroscopia.
Nella narrativa astronomica, vengono indicate due, tre o quattro componenti. La certezza riguarda, tuttavia, soltanto la presenza di due astri.
I dati fisici prima esposti riguardano la stella primaria. La secondaria è molto più difficilmente catalogabile. Dovrebbe essere una stella di sequenza principale di classe B3, con massa pari a otto masse solari e temperatura superficiale di 18.000 K circa, 2.800 volte più luminosa del Sole. L'orbita tra le due stelle dovrebbe essere di circa 10 anni, con eccentricità molto ampia (0,9).
Proprio la vicinanza che le stelle raggiungono al periastro (intorno a 1 Unità Astronomica) dovrebbe essere la causa, o una delle cause, della variabilità della stella principale.
Dopo l'ultimo periastro di Giugno 2000, infatti, la principale ha iniziato ad aumentare la propria luminosità fino a toccare magnitudine 1,5 nel 2003. Dopodiché è tornata a scendere ma non ha ancora raggiunto il suo livello normale.
Dschubba è caratterizzata da un'alta velocità di rotazione (240 Km/s all'equatore), che contribuisce alla formazione di dischi di materiale composti da gas espulso dagli strati esterni della stella proprio a causa della forza centrifuga. Ancora non sono noti i processi che formano e distruggono i dischi intorno alle stelle di tipo Be come Delta Scorpii, anche se in tal caso il passaggio ravvicinato della compagna sembra giocare un ruolo molto importante.
Nel 2003 il disco di Dschubba era calcolato avere un raggio circa 10 volte più grande di quello della stella. In una misurazione successiva il disco risultava essere sottile e avente un raggio circa 7 volte quello stellare. La perdita di massa della stella, responsabile della formazione del disco, è calcolata essere 1,5 miliardesimi di masse solari per anno.
Dschubba - Delta Scorpii con, in evidenza, la nebulosa ad emissione Sh2- 7