Sirius è la stella alpha della costellazione del Canis Major, nonché la più brillante in assoluto nei nostri cieli.
Il suo nome significa 'scottante' o 'splendente' (anche 'ardente') ed a lungo Sirio è stata investita di molti significati scaramantici: gli egiziani la adoravano in quanto la sua levata eliaca segnava l'inizio della stagione delle piogge e delle piene del Nilo. Greci e romani, invece, ne sostenevano una fama di portatrice di sfortuna, tanto che nell'Eneide Virgilio si rivolge a Sirio come una stella che 'reca siccità e malattie ai pallidi mortali'.
Con magnitudine -1,44, Sirius dista 8,6 anni luce dal nostro Sistema Solare. Risulta che la stella sia la quinta in ordine di vicinanza al nostro Sole, la seconda tra quelle visibili ad occhio nudo.
Splende 22 volte di più del nostro Sole, ne è più grande di 1,8 volte e la sua temperatura varia da 10.000°K superficiali a 20.000.000°C nel nucleo. Nonostante i numeri, è classificata ancora come stella nana.
L'orbita di Sirius ha lasciato supporre, in tempi antichi, che si trattasse di una stella doppia, come in effetti è.Nel 1712 Edmond Halley ne studiò il moto proprio, accentuato dalla vicinanza della stella al nostro pianeta. Nel 1838, invece, F.W.Bessel trovò che questo moto proprio tracciava una linea retta ma leggermente ondulata, a zig-zag, come se la stella fosse influenzata da una compagna che la costringesse ad una orbita ellittica. Bessel stimò il periodo orbitale in 50 anni. Fu Alvan Clark, nel 1862, a vedere per primo questa ipotizzata compagna. La stella più conosciuta è Sirius A, ma la sua orbita è condivisa con Sirius B, molto meno luminosa della sua compagna se si parla di luminosità (magnitudine 8,7 e quindi 10.000 volte meno luminosa di Sirio A). Il discorso varia se si parla di riflettere i raggi X: a quel punto si vedrebbe quasi esclusivamente Sirius B.
La distanza tra le due compagne non supera mai i 12 secondi d'arco. Sirio B è una piccola e massiccia nana bianca, che viene chiamata simpaticamente il 'Cucciolo' proprio perché sempre vicina alla stella più brillante del Cane Maggiore.
Studi antichi parlano di una luce rossastra in direzione di Sirius, il che lascia pensare che Sirius B un tempo era una gigante rossa e che, dopo il collasso dovuto alla impossibilità di ulteriori fusioni nucleari, si sia ottenuta l'attuale nana bianca. Ovviamente, il fatto che 2000 anni fa la stella sembrava rossa contrasta con i tempi necessari ad un passaggio a nana bianca, quindi il fatto che venisse descritta come luce rossastra lascia seri dubbi.
Sirius è talmente brillante che è possibile vederla anche durante il giorno, con un binocolo. La notte, invece, è possibile vedere addirittura le ombre che genera, sempre in un cielo perfettamente buio.
Come risulta dai dati assoluti della stella, comunque, si può notare che non si tratta di nulla di speciale, nel senso che ce ne sono di più brillanti e di più grandi, sicuramente. La sua vicinanza al nostro sistema, tuttavia, la rende senza dubbio la più nota ed appariscente.
La declinazione di Sirio, -16°, la rende visibile da tutta la Terra abitata. All'osservazione binoculare o telescopica, Sirio si manifesta in tutto il suo splendore. Dalle latitudini italiane appare sempre bassa sull'orizzonte e l'atmosfera che si interpone fa sì che la stella risulti sempre molto scintillante, assumento ai suoi contorni tutti i colori dell'arcobaleno.
Sirio