Aldebaran, "colui che segue", poiché segue le Pleiadi, o, più probabilmente, le Iadi, sorgendo proprio a ridosso del sorgere di questo ammasso, e tramontando subito dopo.
E' la stella alpha della costellazione del Toro, posta proprio in mezzo all'ammasso aperto delle Iadi, riconoscibili dalla forma a triangolo del quale Aldebaran occupa uno degli angoli.
Tuttavia, alpha Tauri non fa parte di questo ammasso, trovandosi invece molto più vicina.
Era una delle quattro stelle 'reali' o "osservatori celesti" insieme a Regolo, Antares e Fomalhaut dell'antica Mesopotamia.
Per trovarla, basta prolungare le tre stelle della Cintura di Orione da sinistra a destra: Aldebaran è la prima stella brillante che si incontra.
Si tratta di una supergigante arancione.
La magnitudine di Aldebaran oscilla tra 0,78 e 0,93, risultando quindi lievemente variabile.
Ormai superata la fase di sequenza principale, Aldebaran sta attraversando la fase di fusione dell'elio in carbonio.
Il suo diametro attuale è 38 volte quello del Sole (al posto del Sole, sfiorerebbe l'orbita di Mercurio), e nel 1997 fu annunciata la possibile presenza di un grande pianeta in orbita.
Aldebaran ha una compagna, una nana rossa di tredicesima magnitudine e classe spettrale M2 posta a circa 31,4''. Una compagna difficilissima da vedere, a causa della luminosità della primaria e della sua intrinseca bassissima luminosità.
Una caratteristica rilevante è la possibilità di Aldebaran di essere occultata dalla Luna, ed è raro per una stella così brillante. L'assenza di atmosfera lunare, inoltre, fa sì che la stella sia visibile proprio fino all'ultimo minuto.
Il moto proprio di Aldebaran è di mezzo grado in ottomila anni.