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Scheda di NGC 1316 - ESO 357-22
Nomi e posizione
Caratteristiche Fisiche
- Magnitudine vis.: 8,900
- Descrizione: Size: 7.1 vB, cL, vlE, vsvmbMN
Descrizione di Dreyer
Size: 7.1 vB, cL, vlE, vsvmbMNDimensione: 7.1''Molto brillante

Galassia lenticolare nell'Ammasso della Fornace, già a fine anni Settanta venne descritta come una piccola ellittica con due insolite linee di polvere nascoste da un guscio di stelle ben più ampio, composto da increspature e archi che lasciarono ipotizzare un passato turbolento.
NGC 1316 mostra infatti una evidente struttura derivante da un passato turbolento, una struttura fatta di nodi, archi e anelli immortalati dal VLT Survey Telescope di ESO, sito in Cile, al Paranal. L'immagine profonda rivela le componenti maggiori dell'ammasso, tra i più ricchi e vicini a noi, in un quadro di 2.3 gigapixel (ESO). NGC 1316 nasce dalla fusione di molte piccole galassie e gli effetti di questi eventi sono visibili nella forma lenticolare che è rimasta. L'afflusso di gas ripetuto nel tempo ha alimentato un oggetto centrale esotico, un buco nero di massa pari a 150 milioni di masse solari e in grado di produrre getti di particelle altamente energetiche visibili bene a onde radio. NGC 1316 è infatti una delle radiosorgenti più brillanti del cielo. All'interno di NGC 1316 si sono registrate almeno quattro supernovae di tipo Ia e proprio queste hanno consentito una stima più precisa della distanza, misurata in 60 milioni di anni luce.

NGC1316 ripresa dai telescopi ESOL'immagine ripresa dal telescopio da 2,2 metri dell'ESO all'Osservatorio di La Silla in Cile, e riproposta a sinistra, mostra la grande NGC 1316 e la piccola NGC 1317. Sebbene molto vicine, queste due galassie hanno un passato del tutto diverso visto che la sorella maggiore durante la propria vita ha messo in atto gesti di cannibalismo puro. Come facciamo a saperlo? La galassia porta ancora i segni dei suoi pasti passati: bande di polvere nascoste dietro banchi di stelle, ammassi globulari insolitamente piccoli che lasciano pensare ad un pasto consistente in una galassia a spirale ricca di polvere. Pasto che sarebbe avvenuto circa tre miliardi di anni fa.
Segni ancora più evidenti sono forniti dalle code mareali, stelle strappate dalla originaria quiete per essere sparate nello spazio, a causa di effetti gravitazionali indotti da altre galassie avvicinatesi troppo.
La costellazione che ospita i continui banchetti è la Fornace e la distanza è di circa 60 milioni di anni luce. La galassia è nota anche come Fornax-A, la quarta radiogalassia più potente del cielo noto, il cui buco nero è alimentato presumibilmente proprio dal materiale apportato dalle frequenti collisioni.
L'immagine è ottenuta da un merge di più immagini ottenute nel tempo dall'ESO e, oltre alle galassie in primo piano, fornisce una splendida carrellata galattica visto che la maggior parte dei punti accesi nella foto sono altre galassie più remote.
NGC 1316 è caratterizzata da una sproporzione evidente tra le componenti del mezzo interstellare freddo: una grande quantità di polveri a fronte di una quantità di gas non consona secondo i modelli. Alla base di questo è proprio l'origine della galassia: una fusione tra una galassia maggiore priva di gas freddo contro un'altra dieci volte più piccola e ricca dello stesso componente. Dovrebbe essere presente anche una quantità notevole di idrogeno, che invece è assente. Le osservazioni di SARAO (South Africa Radio Astronomy Observatory) hanno svelato il mistero, rivelando nel 2019 l'idrogeno mancante a grandi distanze dalla galassia stessa. La galassia è dotata di due lunghe code, nelle quali era presente tutto l'idrogeno mai trovato e caratterizzate da stelle in formazione visibili in immagini ottiche molto sensibili. Le code dovrebbero avere origine dalle forza mareali durante la fusione di galassie originaria (Astronomy & Astrophysics l’articolo “Neutral hydrogen gas within and around NGC 1316”, di P. Serra et al.)

Tramite il satellite AstroSat è stato ottenuto uno studio spettroscopico ad alta risoluzione nel vicino e lontano ultravioletto della galassia a inizio 2021, confermando la presenza di una struttura nella regione centrale di Fornax A dovuta a passate fusioni nonché a una quiete legata ai getti, che rimuovono il gas necessario alla formazione stellare (Imaging and photometric studies of NGC 1316 (Fornax A) using Astrosat/UVIT, arXiv).





I riquadri in alto
I riquadri in alto fanno riferimento alla giornata di oggi e indicano quando il DSO sorge, culmina e tramonta dietro l'orizzonte.
Il grafico a radar
Il radar indica in quale momento della giornata, oggi, il DSO può essere osservato al meglio.
- CAM: Crepuscolo Astronomico Mattutino
- CNM: Crepuscolo Nautico Mattutino
- CCM: Crepuscolo Civile Mattutino
- A: Alba
- T: Tramonto
- CCS: Crepuscolo Civile Serale
- CNS: Crepuscolo Nautico Serale
- CAM: Crepuscolo Astronomico Serale
L'ottagono azzurro indica l'orizzonte ed è posizionato ad altezza 0 (si legge sull'asse verticale). Il giro completo va dal crepuscolo astronomico mattutino a quello serale, ripercorrendo l'intero arco delle 24 ore. L'altezza del DSO è mostrata dall'area gialla. Se il giallo si trova all'interno dell'area dell'orizzonte, il DSO non è ancora sorto. Il momento di migliore visibilità si verifica nel momento in cui il colore giallo esterno all'orizzonte è più ampio.
Ad esempio, i DSO la cui declinazione è troppo bassa rispetto al luogo di osservazione non vedranno mai l'area gialla oltrepassare l'orizzonte mentre oggetti circumpolari avranno un'area gialla estesa oltre l'orizzonte per tutto l'arco della giornata.
Più il DSO sale sull'orizzonte e più l'area dell'orizzonte sarà ristretta visto che la scala graduata dovrà arrivare ad altezze sempre maggiori.
Il grafico a linee
Il grafico a linee indica le altezze del DSO nei vari mesi dell'anno, calcolati in base al crepuscolo civile mattutino, a quello serale e a un orario notturno intermedio.
- CCM: Crepuscolo Civile Mattutino
- CCS: Crepuscolo Civile Serale
- NOT: Notte
Cliccando sulla didascalia di una serie di dati è possibile eliminarla o ripristinarla per avere la situazione più chiara. La linea verde esprime quindi l'altezza del DSO in piena notte nei vari mesi dell'anno, con la coseguenza che l'oggetto sarà visibile al meglio laddove la curva raggiunge punti più alti.
Attenzione ai gradi espressi sull'asse verticale: la stella potrebbe anche non sorgere pur presentando un punto più alto visto che la scala potrebbe presentare tutti valori negativi per i DSO che non sorgono alla nostra latitudine. Quindi occhio allo 0!
Parametri dell'oggetto celeste
Denominazioni e posizione
- Denominazioni:
- NGC 1316
- ESO 357-22
- Tipologia:GALASSIA
- Posizione
Descrizione
- Magnitudine vis.: 8,900
- Descrizione: Size: 7.1 vB, cL, vlE, vsvmbMN
Dimensione: 7.1''Molto brillante - Considerevolmente luminosa
- Molto poco estesa
- molto repentinamente (o sud) molto molto più brillante verso il centro (verso il) nucleo
Scheda informativa

Galassia lenticolare nell'Ammasso della Fornace, già a fine anni Settanta venne descritta come una piccola ellittica con due insolite linee di polvere nascoste da un guscio di stelle ben più ampio, composto da increspature e archi che lasciarono ipotizzare un passato turbolento.
NGC 1316 mostra infatti una evidente struttura derivante da un passato turbolento, una struttura fatta di nodi, archi e anelli immortalati dal VLT Survey Telescope di ESO, sito in Cile, al Paranal. L'immagine profonda rivela le componenti maggiori dell'ammasso, tra i più ricchi e vicini a noi, in un quadro di 2.3 gigapixel (ESO). NGC 1316 nasce dalla fusione di molte piccole galassie e gli effetti di questi eventi sono visibili nella forma lenticolare che è rimasta. L'afflusso di gas ripetuto nel tempo ha alimentato un oggetto centrale esotico, un buco nero di massa pari a 150 milioni di masse solari e in grado di produrre getti di particelle altamente energetiche visibili bene a onde radio. NGC 1316 è infatti una delle radiosorgenti più brillanti del cielo. All'interno di NGC 1316 si sono registrate almeno quattro supernovae di tipo Ia e proprio queste hanno consentito una stima più precisa della distanza, misurata in 60 milioni di anni luce.

NGC1316 ripresa dai telescopi ESOL'immagine ripresa dal telescopio da 2,2 metri dell'ESO all'Osservatorio di La Silla in Cile, e riproposta a sinistra, mostra la grande NGC 1316 e la piccola NGC 1317. Sebbene molto vicine, queste due galassie hanno un passato del tutto diverso visto che la sorella maggiore durante la propria vita ha messo in atto gesti di cannibalismo puro. Come facciamo a saperlo? La galassia porta ancora i segni dei suoi pasti passati: bande di polvere nascoste dietro banchi di stelle, ammassi globulari insolitamente piccoli che lasciano pensare ad un pasto consistente in una galassia a spirale ricca di polvere. Pasto che sarebbe avvenuto circa tre miliardi di anni fa.
Segni ancora più evidenti sono forniti dalle code mareali, stelle strappate dalla originaria quiete per essere sparate nello spazio, a causa di effetti gravitazionali indotti da altre galassie avvicinatesi troppo.
La costellazione che ospita i continui banchetti è la Fornace e la distanza è di circa 60 milioni di anni luce. La galassia è nota anche come Fornax-A, la quarta radiogalassia più potente del cielo noto, il cui buco nero è alimentato presumibilmente proprio dal materiale apportato dalle frequenti collisioni.
L'immagine è ottenuta da un merge di più immagini ottenute nel tempo dall'ESO e, oltre alle galassie in primo piano, fornisce una splendida carrellata galattica visto che la maggior parte dei punti accesi nella foto sono altre galassie più remote.
NGC 1316 è caratterizzata da una sproporzione evidente tra le componenti del mezzo interstellare freddo: una grande quantità di polveri a fronte di una quantità di gas non consona secondo i modelli. Alla base di questo è proprio l'origine della galassia: una fusione tra una galassia maggiore priva di gas freddo contro un'altra dieci volte più piccola e ricca dello stesso componente. Dovrebbe essere presente anche una quantità notevole di idrogeno, che invece è assente. Le osservazioni di SARAO (South Africa Radio Astronomy Observatory) hanno svelato il mistero, rivelando nel 2019 l'idrogeno mancante a grandi distanze dalla galassia stessa. La galassia è dotata di due lunghe code, nelle quali era presente tutto l'idrogeno mai trovato e caratterizzate da stelle in formazione visibili in immagini ottiche molto sensibili. Le code dovrebbero avere origine dalle forza mareali durante la fusione di galassie originaria (Astronomy & Astrophysics l’articolo “Neutral hydrogen gas within and around NGC 1316”, di P. Serra et al.)

Tramite il satellite AstroSat è stato ottenuto uno studio spettroscopico ad alta risoluzione nel vicino e lontano ultravioletto della galassia a inizio 2021, confermando la presenza di una struttura nella regione centrale di Fornax A dovuta a passate fusioni nonché a una quiete legata ai getti, che rimuovono il gas necessario alla formazione stellare (Imaging and photometric studies of NGC 1316 (Fornax A) using Astrosat/UVIT, arXiv).
Visibilità





I riquadri in alto
I riquadri in alto fanno riferimento alla giornata di oggi e indicano quando il DSO sorge, culmina e tramonta dietro l'orizzonte.
Il grafico a radar
Il radar indica in quale momento della giornata, oggi, il DSO può essere osservato al meglio.
- CAM: Crepuscolo Astronomico Mattutino
- CNM: Crepuscolo Nautico Mattutino
- CCM: Crepuscolo Civile Mattutino
- A: Alba
- T: Tramonto
- CCS: Crepuscolo Civile Serale
- CNS: Crepuscolo Nautico Serale
- CAM: Crepuscolo Astronomico Serale
L'ottagono azzurro indica l'orizzonte ed è posizionato ad altezza 0 (si legge sull'asse verticale). Il giro completo va dal crepuscolo astronomico mattutino a quello serale, ripercorrendo l'intero arco delle 24 ore. L'altezza del DSO è mostrata dall'area gialla. Se il giallo si trova all'interno dell'area dell'orizzonte, il DSO non è ancora sorto. Il momento di migliore visibilità si verifica nel momento in cui il colore giallo esterno all'orizzonte è più ampio.
Ad esempio, i DSO la cui declinazione è troppo bassa rispetto al luogo di osservazione non vedranno mai l'area gialla oltrepassare l'orizzonte mentre oggetti circumpolari avranno un'area gialla estesa oltre l'orizzonte per tutto l'arco della giornata.
Più il DSO sale sull'orizzonte e più l'area dell'orizzonte sarà ristretta visto che la scala graduata dovrà arrivare ad altezze sempre maggiori.
Il grafico a linee
Il grafico a linee indica le altezze del DSO nei vari mesi dell'anno, calcolati in base al crepuscolo civile mattutino, a quello serale e a un orario notturno intermedio.
- CCM: Crepuscolo Civile Mattutino
- CCS: Crepuscolo Civile Serale
- NOT: Notte
Cliccando sulla didascalia di una serie di dati è possibile eliminarla o ripristinarla per avere la situazione più chiara. La linea verde esprime quindi l'altezza del DSO in piena notte nei vari mesi dell'anno, con la coseguenza che l'oggetto sarà visibile al meglio laddove la curva raggiunge punti più alti.
Attenzione ai gradi espressi sull'asse verticale: la stella potrebbe anche non sorgere pur presentando un punto più alto visto che la scala potrebbe presentare tutti valori negativi per i DSO che non sorgono alla nostra latitudine. Quindi occhio allo 0!