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Simboli
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Sole
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Scheda di Double Cluster, C14 - NGC 869
Nomi e posizione
Caratteristiche Fisiche
- Magnitudine vis.: 4,000
- Descrizione: Size: 30. ! Cl, vvL, vRi, st 7...14
Descrizione di Dreyer
Size: 30. ! Cl, vvL, vRi, st 7...14Dimensione: 30. '' Interessante. ammasso

Nome e catalogazione
Visibile ad occhio nudo sotto cieli bui, il Doppio Ammasso del Perseo è conosciuto fin dai tempi antichi, tanto che sia Tolomeo, nell'Almagesto, sia Ipparco, nel suo catalogo del II secolo d.C., lo descrissero come un punto luminoso.
Durante il Rinascimento, il Doppio Ammasso fu osservato da che lo indicò come una 'stella-nebulosa', ed una citazione esiste anche nell'Uranometria di Bayer. Proprio Bayer indicò, nell'ambito della sua famosa nomenclatura che assegna le lettere greche in base alla luminosità apparente, la lettera Chi all'ammasso e la lettera h ad una stella vicina. Da allora, il Doppio Ammasso è noto anche come ammasso h e Chi Persei. Il catalogo New General Catalogue invece parla di NGC 869 e di NGC 884.
Una curiosità: il Doppio Ammasso non è stato catalogato da Charles Messier. Il motivo può essere dovuto al fatto che non è confondibile con una cometa, ma allora non si spiega la presenza, nel Catalogo, delle Pleiadi.
Osservazione
Il Doppio ammasso del Perseo è quindi un sistema evidentemente composto da due ammassi aperti: NGC 884 (Chi Per) e NGC 869 (h Per). La coppia di ammassi è talmente vicina che le loro stelle sembrano mischiarsi.
Si trova a metà tra le stelle che formano l'asterismo del Perseo e la doppia V di Cassiopea, si trova proprio all'impugnatura della spada dell'eroe che uccise la Medusa (ed infatti ne costituisce l'elsa). Per rintracciarla, il modo migliore è prolungare di due volte verso sud-est la linea che unisce le stelle gamma e delta della costellazione di Cassiopea.
La visibilità migliore si ha sul finire dell'estate, a tarda notte, ed in autunno in prima serata.
I due ammassi sono separati da circa mezzo grado e si estendono ciascuno per circa un grado di cielo. La magnitudine dei due ammassi varia da fonte a fonte, visto che si calcola per integrazione della magnitudine delle stelle che li compongono. E' difficile stabilire, per molte stelle, quale sia l'ammasso di appartenenza, cos? le stime sono molto variabili. In genere si parla di magnitudine 5,3 per NGC 869 e 6,1 per NGC 884.
Già con un piccolo telescopio, è possibile capire che si tratta di due ammassi stellari e lo spettacolo che si presenta è forse senza eguali nel cielo già con un 7x50 o un 10x50. Impossibile non restare estasiati di fronte a tale splendore. Un telescopio, sebbene faccia perdere la visione di insieme, è utile per l'osservazione dei singoli ammassi e per la determinazione delle caratteristiche.
NGC 869, noto anche come Collinder 24 o Melotte 13, è un ammasso concentrato, le cui stelle centrali sembrano formare una 'Y' con due stelle più brillanti.
NGC 884 è più esteso ed al suo interno ci sono molte figure formate dalle stelle più brillanti.
Tra i due ammassi non è difficile, invece, distinguere varie catene di stelline.






I riquadri in alto
I riquadri in alto fanno riferimento alla giornata di oggi e indicano quando il DSO sorge, culmina e tramonta dietro l'orizzonte.
Il grafico a radar
Il radar indica in quale momento della giornata, oggi, il DSO può essere osservato al meglio.
- CAM: Crepuscolo Astronomico Mattutino
- CNM: Crepuscolo Nautico Mattutino
- CCM: Crepuscolo Civile Mattutino
- A: Alba
- T: Tramonto
- CCS: Crepuscolo Civile Serale
- CNS: Crepuscolo Nautico Serale
- CAM: Crepuscolo Astronomico Serale
L'ottagono azzurro indica l'orizzonte ed è posizionato ad altezza 0 (si legge sull'asse verticale). Il giro completo va dal crepuscolo astronomico mattutino a quello serale, ripercorrendo l'intero arco delle 24 ore. L'altezza del DSO è mostrata dall'area gialla. Se il giallo si trova all'interno dell'area dell'orizzonte, il DSO non è ancora sorto. Il momento di migliore visibilità si verifica nel momento in cui il colore giallo esterno all'orizzonte è più ampio.
Ad esempio, i DSO la cui declinazione è troppo bassa rispetto al luogo di osservazione non vedranno mai l'area gialla oltrepassare l'orizzonte mentre oggetti circumpolari avranno un'area gialla estesa oltre l'orizzonte per tutto l'arco della giornata.
Più il DSO sale sull'orizzonte e più l'area dell'orizzonte sarà ristretta visto che la scala graduata dovrà arrivare ad altezze sempre maggiori.
Il grafico a linee
Il grafico a linee indica le altezze del DSO nei vari mesi dell'anno, calcolati in base al crepuscolo civile mattutino, a quello serale e a un orario notturno intermedio.
- CCM: Crepuscolo Civile Mattutino
- CCS: Crepuscolo Civile Serale
- NOT: Notte
Cliccando sulla didascalia di una serie di dati è possibile eliminarla o ripristinarla per avere la situazione più chiara. La linea verde esprime quindi l'altezza del DSO in piena notte nei vari mesi dell'anno, con la coseguenza che l'oggetto sarà visibile al meglio laddove la curva raggiunge punti più alti.
Attenzione ai gradi espressi sull'asse verticale: la stella potrebbe anche non sorgere pur presentando un punto più alto visto che la scala potrebbe presentare tutti valori negativi per i DSO che non sorgono alla nostra latitudine. Quindi occhio allo 0!
Parametri dell'oggetto celeste
Denominazioni e posizione
- Denominazioni:
- NGC 869
- Altri nomi: Double Cluster, C14
- Tipologia:AMMASSO APERTO
- Posizione
Descrizione
- Magnitudine vis.: 4,000
- Descrizione: Size: 30. ! Cl, vvL, vRi, st 7...14
Dimensione: 30. '' Interessante. ammasso - Molto molto Luminosa
- molto ricco
- stella 7...14
Scheda informativa

Nome e catalogazione
Visibile ad occhio nudo sotto cieli bui, il Doppio Ammasso del Perseo è conosciuto fin dai tempi antichi, tanto che sia Tolomeo, nell'Almagesto, sia Ipparco, nel suo catalogo del II secolo d.C., lo descrissero come un punto luminoso.
Durante il Rinascimento, il Doppio Ammasso fu osservato da che lo indicò come una 'stella-nebulosa', ed una citazione esiste anche nell'Uranometria di Bayer. Proprio Bayer indicò, nell'ambito della sua famosa nomenclatura che assegna le lettere greche in base alla luminosità apparente, la lettera Chi all'ammasso e la lettera h ad una stella vicina. Da allora, il Doppio Ammasso è noto anche come ammasso h e Chi Persei. Il catalogo New General Catalogue invece parla di NGC 869 e di NGC 884.
Una curiosità: il Doppio Ammasso non è stato catalogato da Charles Messier. Il motivo può essere dovuto al fatto che non è confondibile con una cometa, ma allora non si spiega la presenza, nel Catalogo, delle Pleiadi.
Osservazione
Il Doppio ammasso del Perseo è quindi un sistema evidentemente composto da due ammassi aperti: NGC 884 (Chi Per) e NGC 869 (h Per). La coppia di ammassi è talmente vicina che le loro stelle sembrano mischiarsi.
Si trova a metà tra le stelle che formano l'asterismo del Perseo e la doppia V di Cassiopea, si trova proprio all'impugnatura della spada dell'eroe che uccise la Medusa (ed infatti ne costituisce l'elsa). Per rintracciarla, il modo migliore è prolungare di due volte verso sud-est la linea che unisce le stelle gamma e delta della costellazione di Cassiopea.
La visibilità migliore si ha sul finire dell'estate, a tarda notte, ed in autunno in prima serata.
I due ammassi sono separati da circa mezzo grado e si estendono ciascuno per circa un grado di cielo. La magnitudine dei due ammassi varia da fonte a fonte, visto che si calcola per integrazione della magnitudine delle stelle che li compongono. E' difficile stabilire, per molte stelle, quale sia l'ammasso di appartenenza, cos? le stime sono molto variabili. In genere si parla di magnitudine 5,3 per NGC 869 e 6,1 per NGC 884.
Già con un piccolo telescopio, è possibile capire che si tratta di due ammassi stellari e lo spettacolo che si presenta è forse senza eguali nel cielo già con un 7x50 o un 10x50. Impossibile non restare estasiati di fronte a tale splendore. Un telescopio, sebbene faccia perdere la visione di insieme, è utile per l'osservazione dei singoli ammassi e per la determinazione delle caratteristiche.
NGC 869, noto anche come Collinder 24 o Melotte 13, è un ammasso concentrato, le cui stelle centrali sembrano formare una 'Y' con due stelle più brillanti.
NGC 884 è più esteso ed al suo interno ci sono molte figure formate dalle stelle più brillanti.
Tra i due ammassi non è difficile, invece, distinguere varie catene di stelline.

Visibilità





I riquadri in alto
I riquadri in alto fanno riferimento alla giornata di oggi e indicano quando il DSO sorge, culmina e tramonta dietro l'orizzonte.
Il grafico a radar
Il radar indica in quale momento della giornata, oggi, il DSO può essere osservato al meglio.
- CAM: Crepuscolo Astronomico Mattutino
- CNM: Crepuscolo Nautico Mattutino
- CCM: Crepuscolo Civile Mattutino
- A: Alba
- T: Tramonto
- CCS: Crepuscolo Civile Serale
- CNS: Crepuscolo Nautico Serale
- CAM: Crepuscolo Astronomico Serale
L'ottagono azzurro indica l'orizzonte ed è posizionato ad altezza 0 (si legge sull'asse verticale). Il giro completo va dal crepuscolo astronomico mattutino a quello serale, ripercorrendo l'intero arco delle 24 ore. L'altezza del DSO è mostrata dall'area gialla. Se il giallo si trova all'interno dell'area dell'orizzonte, il DSO non è ancora sorto. Il momento di migliore visibilità si verifica nel momento in cui il colore giallo esterno all'orizzonte è più ampio.
Ad esempio, i DSO la cui declinazione è troppo bassa rispetto al luogo di osservazione non vedranno mai l'area gialla oltrepassare l'orizzonte mentre oggetti circumpolari avranno un'area gialla estesa oltre l'orizzonte per tutto l'arco della giornata.
Più il DSO sale sull'orizzonte e più l'area dell'orizzonte sarà ristretta visto che la scala graduata dovrà arrivare ad altezze sempre maggiori.
Il grafico a linee
Il grafico a linee indica le altezze del DSO nei vari mesi dell'anno, calcolati in base al crepuscolo civile mattutino, a quello serale e a un orario notturno intermedio.
- CCM: Crepuscolo Civile Mattutino
- CCS: Crepuscolo Civile Serale
- NOT: Notte
Cliccando sulla didascalia di una serie di dati è possibile eliminarla o ripristinarla per avere la situazione più chiara. La linea verde esprime quindi l'altezza del DSO in piena notte nei vari mesi dell'anno, con la coseguenza che l'oggetto sarà visibile al meglio laddove la curva raggiunge punti più alti.
Attenzione ai gradi espressi sull'asse verticale: la stella potrebbe anche non sorgere pur presentando un punto più alto visto che la scala potrebbe presentare tutti valori negativi per i DSO che non sorgono alla nostra latitudine. Quindi occhio allo 0!