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Simboli
Le immagini fanno riferimento al luogo di osservazione e all'orario impostato. I pianeti sono individuati dai simboli.
Sole
Mercurio
Venere
Marte
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Urano
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Scheda di NGC 1866 - ESO 85-SC52
Nomi e posizione
Caratteristiche Fisiche
- Magnitudine vis.: 9,800
- Descrizione: Size: 5. vB, L, R, vgmbM, r
Descrizione di Dreyer
Size: 5. vB, L, R, vgmbM, rDimensione: 5. ''Molto brillante

Scoperto il 3 agosto 1826 da James Dunlop, NGC 1866 è un ammasso globulare tra i più popolosi delle Nubi di Magellano. Al suo interno sono presenti differenti popolazioni stellari, come ipotizzato da anni e come confermato in uno studio del 2019. Non si tratta di una novità visto che quasi tutti i globulari mostrano variazioni di abbondanza di elementi leggeri come elio, ossigeno, azoto, carbonio e calcio ad avallare un processo attivo di auto-arricchimento.
NGC 1866 ospita diverse popolazioni, compreso un gran numero di stelle evolute e più di venti Cefeidi, il che rende l'oggetto uno dei più interessanti globulari di età intermedia ai fini dello studio dell'evoluzione stellare. Lo studio del 2019 si è concentrato su cinque Cefeidi, scoprendo come sia molto improbabile che tutte e cinque possano appartenere alla stessa popolazione stellare. In particolare una delle cinque risulta nettamente più antica delle altre, con una età stimata tra 288 milioni di anni e 202 milioni di anni, con l'errore dovuto all'imprecisa misurazione della rotazione iniziale. Le altre Cefeidi appartengono alla categoria delle giovani stelle lentamente rotanti, con una età stimata in circa 176 milioni di anni.
Le popolazioni presenti sono quindi almeno due, con la popolazione più giovane caratterizzata da una rotazione più lenta e quella più antica caratterizzata da una rotazione iniziale più rapida. La metallicità delle popolazioni è invece più o meno la stessa. ("Multiple stellar populations in NGC 1866. New clues from Cepheids and Colour-Magnitude Diagram", arXiv:1909.01907)





I riquadri in alto
I riquadri in alto fanno riferimento alla giornata di oggi e indicano quando il DSO sorge, culmina e tramonta dietro l'orizzonte.
Il grafico a radar
Il radar indica in quale momento della giornata, oggi, il DSO può essere osservato al meglio.
- CAM: Crepuscolo Astronomico Mattutino
- CNM: Crepuscolo Nautico Mattutino
- CCM: Crepuscolo Civile Mattutino
- A: Alba
- T: Tramonto
- CCS: Crepuscolo Civile Serale
- CNS: Crepuscolo Nautico Serale
- CAM: Crepuscolo Astronomico Serale
L'ottagono azzurro indica l'orizzonte ed è posizionato ad altezza 0 (si legge sull'asse verticale). Il giro completo va dal crepuscolo astronomico mattutino a quello serale, ripercorrendo l'intero arco delle 24 ore. L'altezza del DSO è mostrata dall'area gialla. Se il giallo si trova all'interno dell'area dell'orizzonte, il DSO non è ancora sorto. Il momento di migliore visibilità si verifica nel momento in cui il colore giallo esterno all'orizzonte è più ampio.
Ad esempio, i DSO la cui declinazione è troppo bassa rispetto al luogo di osservazione non vedranno mai l'area gialla oltrepassare l'orizzonte mentre oggetti circumpolari avranno un'area gialla estesa oltre l'orizzonte per tutto l'arco della giornata.
Più il DSO sale sull'orizzonte e più l'area dell'orizzonte sarà ristretta visto che la scala graduata dovrà arrivare ad altezze sempre maggiori.
Il grafico a linee
Il grafico a linee indica le altezze del DSO nei vari mesi dell'anno, calcolati in base al crepuscolo civile mattutino, a quello serale e a un orario notturno intermedio.
- CCM: Crepuscolo Civile Mattutino
- CCS: Crepuscolo Civile Serale
- NOT: Notte
Cliccando sulla didascalia di una serie di dati è possibile eliminarla o ripristinarla per avere la situazione più chiara. La linea verde esprime quindi l'altezza del DSO in piena notte nei vari mesi dell'anno, con la coseguenza che l'oggetto sarà visibile al meglio laddove la curva raggiunge punti più alti.
Attenzione ai gradi espressi sull'asse verticale: la stella potrebbe anche non sorgere pur presentando un punto più alto visto che la scala potrebbe presentare tutti valori negativi per i DSO che non sorgono alla nostra latitudine. Quindi occhio allo 0!
Parametri dell'oggetto celeste
Denominazioni e posizione
- Denominazioni:
- NGC 1866
- ESO 85-SC52
- Tipologia:AMMASSO APERTO
- Posizione
Descrizione
- Magnitudine vis.: 9,800
- Descrizione: Size: 5. vB, L, R, vgmbM, r
Dimensione: 5. ''Molto brillante - Luminosa
- R
- molto gradualmente molto più brillante verso il centro
- risolvibile
Scheda informativa

Scoperto il 3 agosto 1826 da James Dunlop, NGC 1866 è un ammasso globulare tra i più popolosi delle Nubi di Magellano. Al suo interno sono presenti differenti popolazioni stellari, come ipotizzato da anni e come confermato in uno studio del 2019. Non si tratta di una novità visto che quasi tutti i globulari mostrano variazioni di abbondanza di elementi leggeri come elio, ossigeno, azoto, carbonio e calcio ad avallare un processo attivo di auto-arricchimento.
NGC 1866 ospita diverse popolazioni, compreso un gran numero di stelle evolute e più di venti Cefeidi, il che rende l'oggetto uno dei più interessanti globulari di età intermedia ai fini dello studio dell'evoluzione stellare. Lo studio del 2019 si è concentrato su cinque Cefeidi, scoprendo come sia molto improbabile che tutte e cinque possano appartenere alla stessa popolazione stellare. In particolare una delle cinque risulta nettamente più antica delle altre, con una età stimata tra 288 milioni di anni e 202 milioni di anni, con l'errore dovuto all'imprecisa misurazione della rotazione iniziale. Le altre Cefeidi appartengono alla categoria delle giovani stelle lentamente rotanti, con una età stimata in circa 176 milioni di anni.
Le popolazioni presenti sono quindi almeno due, con la popolazione più giovane caratterizzata da una rotazione più lenta e quella più antica caratterizzata da una rotazione iniziale più rapida. La metallicità delle popolazioni è invece più o meno la stessa. ("Multiple stellar populations in NGC 1866. New clues from Cepheids and Colour-Magnitude Diagram", arXiv:1909.01907)
Visibilità





I riquadri in alto
I riquadri in alto fanno riferimento alla giornata di oggi e indicano quando il DSO sorge, culmina e tramonta dietro l'orizzonte.
Il grafico a radar
Il radar indica in quale momento della giornata, oggi, il DSO può essere osservato al meglio.
- CAM: Crepuscolo Astronomico Mattutino
- CNM: Crepuscolo Nautico Mattutino
- CCM: Crepuscolo Civile Mattutino
- A: Alba
- T: Tramonto
- CCS: Crepuscolo Civile Serale
- CNS: Crepuscolo Nautico Serale
- CAM: Crepuscolo Astronomico Serale
L'ottagono azzurro indica l'orizzonte ed è posizionato ad altezza 0 (si legge sull'asse verticale). Il giro completo va dal crepuscolo astronomico mattutino a quello serale, ripercorrendo l'intero arco delle 24 ore. L'altezza del DSO è mostrata dall'area gialla. Se il giallo si trova all'interno dell'area dell'orizzonte, il DSO non è ancora sorto. Il momento di migliore visibilità si verifica nel momento in cui il colore giallo esterno all'orizzonte è più ampio.
Ad esempio, i DSO la cui declinazione è troppo bassa rispetto al luogo di osservazione non vedranno mai l'area gialla oltrepassare l'orizzonte mentre oggetti circumpolari avranno un'area gialla estesa oltre l'orizzonte per tutto l'arco della giornata.
Più il DSO sale sull'orizzonte e più l'area dell'orizzonte sarà ristretta visto che la scala graduata dovrà arrivare ad altezze sempre maggiori.
Il grafico a linee
Il grafico a linee indica le altezze del DSO nei vari mesi dell'anno, calcolati in base al crepuscolo civile mattutino, a quello serale e a un orario notturno intermedio.
- CCM: Crepuscolo Civile Mattutino
- CCS: Crepuscolo Civile Serale
- NOT: Notte
Cliccando sulla didascalia di una serie di dati è possibile eliminarla o ripristinarla per avere la situazione più chiara. La linea verde esprime quindi l'altezza del DSO in piena notte nei vari mesi dell'anno, con la coseguenza che l'oggetto sarà visibile al meglio laddove la curva raggiunge punti più alti.
Attenzione ai gradi espressi sull'asse verticale: la stella potrebbe anche non sorgere pur presentando un punto più alto visto che la scala potrebbe presentare tutti valori negativi per i DSO che non sorgono alla nostra latitudine. Quindi occhio allo 0!