Jurij Alekseevic Gagarin
Jurij Alekseevic Gagarin è stato un cosmonauta e aviatore sovietico, primo uomo a volare nello spazio portando con successo a termine la sua missione il 12 aprile 1961.
Nato a Klušino (un villaggio nell'allora Unione Sovietica) il 9 marzo 1934, da padre falegname e madre contadina, crebbe in una di quelle collettività aziendali che erano sorte in Russia sul finire della rivoluzione del 1917 e si distinse a scuola per spiccate capacità nelle materie scientifiche.
Tuttavia, fu costretto a interrompere gli studi a causa dell'invasione tedesca (iniziatasi il 22 giugno 1941), per riprenderli dopo la guerra: frequentò l'istituto tecnico industriale di Saratov e conseguì il diploma di metalmeccanico. Fu durante i suoi studi che Gagarin cominciò a interessarsi al volo.
Nel 1957 Gagarin scelse di frequentare scuole specializzate in aviazione in Ucraina. Anche qui le sue doti apparvero subito fuori dal comune, tanto da guadagnarsi la stima e la fiducia dei suoi superiori, che gli consentirono di collaudare sofisticate apparecchiature di volo e di approntare test altamente specializzati. La sua passione per il volo lo portò a essere scelto nel 1959, insieme ad alcuni colleghi, per l'addestramento con l'obiettivo di diventare cosmonauta.
Gagarin, dopo il soggiorno ucraino, si trasferì a Zvëzdnyj Gorodok insieme ad altri venti candidati, per superare nuovi test attitudinali, al termine dei quali venne scelto per affrontare il primo volo orbitale con un essere umano a bordo.
Il volo dell'allora maggiore Jurij Gagarin cominciò il 12 aprile 1961, alle ore 9:07 di Mosca, all'interno della navicella Vostok 1 , del peso di 4,7 tonnellate: egli pronunciò la celebre espressione "andiamo!" al decollo per il volo spaziale. Compì un'intera orbita ellittica attorno alla Terra, raggiungendo un'altitudine massima (apogeo) di 302 km e una minima (perigeo) di 175 km, viaggiando a una velocità di 27.400 km/h.
Durante il volo, guardando dalla navicella ciò che nessuno aveva mai visto prima, comunicò alla base che "la Terra è blu che meraviglia è incredibile". Dopo 88 minuti di volo intorno al nostro pianeta, senza avere il controllo della navicella spaziale, guidato da un computer controllato dalla base, la capsula frenò la sua corsa accendendo i retrorazzi, in modo da consentire il rientro nell'atmosfera terrestre.
Jurij Alekseevic Gagarin
Il volo terminò alle 10:20 ora di Mosca, in un campo a sud della città di Engels (oblast di Saratov),più a ovest rispetto al sito pianificato di rientro. Gagarin venne espulso dall'abitacolo e paracadutato a terra.
In seguito Gagarin collaborò alla preparazione di altre missioni spaziali, come quella della Vostok 6, che nel 1963 portò Valentina Vladimirovna Tereškova nello spazio (prima donna in assoluto a compiere una tale missione). Inoltre, partecipò allo sviluppo della nuova navicella spaziale Sojuz.
Gagarin morì il 27 marzo 1968, sette anni dopo la sua grande impresa, a bordo di un piccolo caccia MiG-15UTI, schiantatosi al suolo nelle vicinanze della città di Kiržac.
«Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini.»
(Jurij Gagarin)
Fonte: Wikipedia